VIA ALLA RIVOLUZIONE
Il futuro è già iniziato. Così come una parte della rivoluzione che Pantaleo Corvino in estate attuerà sulla Fiorentina, ormai arrivata alla fine di un ciclo e a secco di motivazioni e stimoli. Rifondare un intero gruppo non è mai facile ma in casa gigliata una buona base di partenza quanto meno sembra già esserci. Ed ha degli interpreti ben precisi per ogni reparto: Sportello in porta, Astori in difesa, Vecino a centrocampo, Chiesa, Bernardeschi e Saponara in attacco. Questi sono i nomi degli “intoccabili”, gli uomini dai quali ricostruire un gruppo che possa restituire entusiasmo ad una piazza fin troppo depressa.
Particolarmente delicato, però, sarà il compito del dg per ciò che riguarda la radicale ricostruzione della difesa, un reparto che nelle 84 partite della gestione Sousa ha incassato la bellezza di 100 gol. Un numero paradossale per una squadra ogni anno ai nastri di partenza punta a classificarsi tra le prime cinque. Ed è proprio dunque in quella zona di campo, al di là del già citato Astori, che con tutta probabilità verrà fatta una vera e propria tabula rasa, una pulizia totale di tutti gli interpreti che verranno poi riassemblati con il placet del futuro allenatore.
Eccezion fatta per Milenkovic infatti (ormai ad un passo dai viola per una cifra attorno ai 4,5-5 milioni) alla Fiorentina mancano ancora almeno tre titolari in difesa, ai quali si dovranno aggiungere tra le tre e le quattro riserve, se diamo per scontato che i vari Milic, Tomovic, De Maio e Salcedo verranno rispediti al mittente tra undici giornate. Tra questi saluterà anche Gonzalo Rodriguez, ormai deciso a non rinnovare il contratto e cercato da svariati club di Serie A (tra i quali le due milanesi e la Samp). Una rivoluzione nel verso senso della parola.