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VINCERE, SENZA ALTERNATIVE

di Dimitri Conti

Dopo "la settimana più importante della stagione" - parola di Pioli - dalla quale la Fiorentina è uscita con qualche certezza in meno, e soprattutto senza riuscire a vincere nessuna delle tre sfide, le due pareggiate con Inter e Atalanta, prima della sconfitta nel replay - ma stavolta di campionato - con gli orobici, arriva un altro appuntamento che sa quasi di ultima spiaggia per le ambizioni europee che si coltivano dalle parti di viale Fanti e dintorni.

Mister Pioli, nel suo intervento radiofonico di ieri a fine pomeriggio, ha parlato dei "prossimi due mesi decisivi per la corsa all'Europa", ma la sensazione prevalente, almeno per quanto riguarda il versante del campionato, è che la sfida di domenica sera contro la Lazio rappresenti un potentissimo aut-aut. O la squadra esce con una vittoria dal confronto del Franchi con i biancocelesti, oppure diventa sempre più complicato poter pensare ancora al raggiungimento dell'obiettivo Europa tramite la posizione maturata in campionato a fine anno.

Perché i punti che separano attualmente la Fiorentina dal tanto agognato settimo posto sono ancora cinque, e se da una parte è vero che le partite da qui alla fine della Serie A sono comunque ancora dodici, dall'altra lo è altrettanto il fatto che quello con la Lazio può essere considerato alla stregua di uno scontro diretto, il cui valore sul piatto va dunque oltre i semplici tre punti, e che il calendario offre l'assist di mettere contro nello stesso tempo anche Sampdoria e Atalanta, entrambe davanti alla Viola in classifica, rispettivamente di tre e cinque punti. Insomma, domenica la parola d'ordine sarà: obbligatorio vincere. Ancora più che in condizioni normali: dovesse arrivare anche solo un pari, difficilmente si potrebbe pensare ad una Fiorentina ancora attaccata al treno dell'Europa. Almeno non quello del settimo posto, in attesa del ritorno di Coppa Italia.