VIOLA, ANCORA UN COLPO DA COPERTINA: MA PER MANDZUKIC E THIAGO SILVA SI FA DURA
In attesa di capire come si evolverà il mercato della Fiorentina, la sensazione sempre più forte che si respira attorno all’ambiente viola è che, dopo il colpo Ribery dell’estate scorsa, la società proverà a portare a Firenze un altro profilo “da spot” che possa far sognare città e tifosi in vista di un’annata che si annuncia decisiva. Del resto, quando in squadra hai un signore con la numero 7 sulle spalle che funge da motore trainante e da uomo copertina una montagna che sembra insormontabile può all’improvviso trasformarsi in un più agevole percorso a ostacoli tra le colline. Il motore della Fiorentina, proprio per questo, si era già da tempo messo in moto. Il primo tentativo era stato fatto per Thiago Silva, che ormai ha comunicato al Psg di non voler più rinnovare il contratto, mentre fino a poco tempo fa le attenzioni della coppia Pradè-Barone si erano spostate su Mario Mandzukic, compagno di FR7 ai tempi del Bayern e portatore di quella giusta dose di carisma ed esperienza in grado di far fare il salto di qualità a una delle rose più giovani del campionato.
MANDZUKIC - Il pressing sulla punta tuttavia è durato piuttosto poco. Visto che, a detta della dirigenza viola, dopo i primi approcci con l’ex Juventus la sensazione respirata da tutti quelli che hanno parlato con il croato e i suoi intermediari è che l’attaccante dopo l’esperienza senza acuti in Qatar con l’Al-Duhail (appena 5 presenze e 0 gol) sia ancora alla ricerca dell’ultimo contratto della carriera e non di un progetto di crescita come quello che gli ha proposto la Fiorentina. Pedina scartata, dunque. Anche perché tra gli aspetti che hanno convinto i dirigenti a desistere c’è quello relativo al poco numero di gol che Mandzukic ha sempre avuto nel suo DNA: in 162 apparizioni con la maglia della Juventus, “appena” 44 reti. Vale a dire un gol ogni 3 partite e mezzo. Un po’ poco per una squadra che l’anno scorso ha avuto come lacuna principale proprio la fertilità in zona offensiva.
THIAGO SILVA - Il discorso per il brasiliano è molto diverso visto che a frenare quasi sul nascere ogni trattativa per l’ex Milan è stato il discorso relativo all’ingaggio. Il centrale - anche ieri tra i migliori in campo nel successo in extremis del Psg contro l’Atalanta - ha ancora nelle corde altri due-tre anni ad alti livelli, in virtù di una condizione fisica invidiabile e soprattutto di una grande fame di nuove avventure. E quella viola, che gli è stata sottoposta a meta giugno, lo avrebbe pure affascinato. Ma le pretese economiche di Thiago Silva non hanno avuto lo stesso effetto sul portafoglio di Commisso, che alla richiesta di dieci milioni di ingaggio per un biennale con opzione per una terza stagione ha stroncato sul nascere ogni discorso. Tra costi per la procura, stipendio del giocatore ed eventuali bonus, sarebbe stata un’operazione con costi altissimi, assai maggiori di quelli che hanno portato Ribery a Firenze. E con la semifinale di Champions in tasca, tutto adesso sembra ancora più complicato.