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VIOLA, Cosa cambia con le diverse ipotesi

di Redazione FV

Il calcio chiude i battenti fino al 3 aprile e il 23 marzo tutt'e le componenti si riaggiorneranno per decidere, se mai si riprenderà, come proseguire la stagione. Le difficoltà sono in particolare per la serie A che deve fare i conti con gare internazionali e Europei (sempre che non vengano rinviati a loro volta). Nel caso dunque si riparta la proposta è di far slittare le giornate del calendario, recuperando poi i turni saltati (per la Fiorentina le gare con il Brescia e con la Lazio) entro il 31 maggio, in tutte le date possibili fino a quella scadenza. Ovviamente è una proposta e il nodo come detto verrà sciolto il 23 marzo, nel nuovo consiglio. 

Se però l'emergenza del Coronavirus dovesse continuare, costringendo il calcio a fermarsi definitivamente, ecco che dovrà essere presa una decisione sui titoli da assegnare, ma anche sulle retrocessioni. Le opzioni sul tavolo sono tre, almeno quelle fin qui proposte dalla federazione nel comunicato, senza ordine di priorità: "Un'ipotesi potrebbe essere la non assegnazione del titolo di Campione d'Italia e conseguente comunicazione alla UEFA delle società qualificate alle coppe europee; un'altra sarebbe far riferimento alla classifica maturata fino al momento dell'interruzione; terza ed ultima ipotesi, far disputare solo i play off per il titolo di Campione d'Italia ed i play out per la retrocessione in Serie B". Certo è che non sarà facile mettere d'accordo tutti i club, visti gli interessi in ballo ed anche nell'ultima ipotesi, quante squadre verrebbero coinvolte dai playoff-scudetto (le quattro destinate ad andare in Champions?) e dai playout (due retrocesse più uno spareggio tra terz'ultima e quart'ultima?). La Fiorentina in tutte e tre le ipotesi dovrebbe essere salva. Ma per le altre la decisione è complicata.