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VIOLA, Giocare ridendo, ecco la tattica anti-Inter

di Matteo Magrini
Sarà la "Scala del Calcio" il teatro di una sfida, questa sera, tra due squadre che per un motivo o per un altro cercano il riscatto. L'Inter viene dalla dolorosa eliminazione agli ottavi di Champions, per mano di un Manchester United apparso a tratti incontenibile nonostante la buonssima prova dei nerazzurri. Alla Pinetina sono già partiti i processi, le polemiche, gli isterismi per una Coppa vista sempre più come una maledizione. 
 
 
I viola, allo stesso tempo, patiscono una brutta fase di involuzione. Il bel gioco latita e contro il Palermo tutti i limiti palesati negli ultimi tempi sono espolsi. Confronti, faccia a faccia, botte e risposte tra patron e Mutu hanno caratterizzato la settimana della Fiorentina che, però, proprio in questo momento difficile, sembra aver ritrovato l'entusiasmo di Firenze. Tutto è nato dall'amichevole a porte aperte di giovedì, quando la squadra ha capito che lasciarsi avvicinare, concedersi all'abbraccio della città, può rivelarsi spinta decisiva per la corsa al quarto posto. 
 
 
La Fiorentina deve tornare ad essere la squadra di tutti, della gente. I fiorentini sono si un popolo complicato, esigente fino all'inverosimile, ma hanno una forza dentro straordinaria. Vivendo "con loro" il gruppo di Cesare Prandelli può tornare a stupire, ad entusiasmare il calcio italiano. La Fiorentina deve essere sbarazzina, di animo leggero, anche sbruffona, come lo sono i suoi tifosi. Fatevi un giro per la città, e provate a chiedere un pronostico per la gara di stasera. "Si vince, sicuro, gli si fa vedere a quel fenomeno di Mourinho". "Cosa si fa con l'Inter? Due a zero, l'ho belle visto. Gila e Mutu!". Sono queste le risposte dei tifosi viola, è questo lo stato d'animo che accompagna una gara sulla carta proibitiva.
 
 
Questa deve essere anche la filosofia della squadra. Coraggio, autostima, voglia di stupire. La Fiorentina è una squadra giovane, e come tale deve comportarsi. Questo non significa assolutamente essere presuntuosi, o non aver voglia di crescere. E' semplicemente il modo giusto per affrontare un gioco, soprattutto quando davanti si ha un avversario che vive con l'obbligo di vincere, attanagliato da tensioni sempre eccessive. Si devono divertire, i viola, devono provare il gusto di giocare a pallone, di mettere in difficoltà una squadra di carrarmati devono, soprattutto, ridere e godere nel creare imbarazzi ad una realtà che vive di eccessi, di spese folli e di stipendi fuori da ogni logica. Devono, in una parola sola, giocare, come un ragazzino che ai giradini si unisce ad una partitella tra ragazzi più grandi e ride nel mostrarsi più bravo di loro. E' questa la via per tornare a stupire, è questa la strada per essere davvero una Fiorentina che entusiasma e sorprende il calcio italiano. Giocare, divertirsi, osare, ridere. Ecco la tattica per battere l'Inter.