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VIOLA MADE IN ITALY: QUEL RECORD CON LO SPEZIA E UNA "CLASSIFICA" DA MIGLIORARE

di Andrea Giannattasio

La clamorosa eliminazione dell’Italia ai playoff mondiali contro la Macedonia del Nord (uno dei capitoli più neri della recente storia calcistica del Bel Paese) ha finito per accendere ancora una volta il dibattito su quanto i club professionistici puntino con convinzione sui propri settori giovanili e soprattutto sulla matrice azzurra dei propri giocatori, per garantire alla Nazionale risorse per gli anni a venire. Sull’argomento, ovviamente, ha iniziato a interrogarsi anche la Fiorentina - che per la verità fin dall’arrivo a Firenze di Rocco Commisso nel 2019 un occhio al Made in Italy lo ha sempre avuto, non fosse altro per lo stretto legame con la sua terra natìa e la passione per la Nazionale di Mancini - e c’è da dire che rispetto al passato i viola hanno compiuto dei discreti passi in avanti per “italianizzare” la rosa. 

Al di là del cognome del suo allenatore (ci passerete la battuta in tempi di sosta…), non è infatti passato inosservato il fatto che lo scorso 31 ottobre - nella partita casalinga vinta per 3-0 contro lo Spezia, la Fiorentina avesse addirittura ben sette italiani in campo dal 1': si trattava di Terracciano, Venuti, Biraghi, Castrovilli, Bonaventura, Sottil e Saponara. L'ultima volta che si erano visti così tanti violazzurri sul terreno di gioco nello stesso momento era stato addirittura il 2 maggio 2012, la sera della tristemente famosa scazzottata tra Delio Rossi e Adem Ljajic contro il Novara. Quella notte, passata alla storia per le botte da saloon e un 2-2 riacciuffato all’ultimo grazie a una doppietta di Montolivo, erano infatti schierati Natali, Camporese, Cassani, Lazzari, Pasqual, Cerci e lo stesso centrocampista, che sarebbe poi passato a parametro 0 al Milan.

Ma com’è messa attualmente la Fiorentina a livello di matrice italiana tra i vari club di Serie A? Sfruttando una classifica virtuale messa a disposizione dal portale Transfermarkt, si può notare come i viola, su 25 giocatori della prima squadra (non considerando quindi i baby della Primavera che spesso si allenano coi più grandi) possano vantare solo otto azzurri, ovvero i sette già citati in campo contro lo Spezia a ottobre più il terzo portiere Rosati. Il resto, 17, sono giocatori stranieri (la beffa è che Maleh ha di recente sposato la Nazionale marocchina dopo aver fatto le giovanili azzurre). In graduatoria, dunque, il club di Commisso è ottavo per italiani in rosa, dietro a Empoli (prima con ben 17 calciatori nati nel Bel Paese e 11 stranieri), Samp, Cagliari, Verona, Juventus, Genoa e Sassuolo. La squadra più straniera? Lo Spezia, con 22 elementi non italiani su un gruppo di 31 giocatori.