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VIOLA, L’ATTACCO UN TABÙ. ALLA SAMP INVECE "POCHI MA BUONI"

di Niccolò Santi

Lunedì la Fiorentina sarà impegnata in campionato a Genova contro la Sampdoria in quella che sarà la penultima gara dell’attuale stagione. I viola incontreranno un avversario che, se le cose si mettessero in una certa maniera, potrebbe scendere in campo già certo della matematica salvezza e, dunque, potenzialmente meno affamato. Così come una vittoria contestuale a un ko dell'Atalanta, a Milano, regalerebbe già l'Europa alla Fiorentina.

Attacco tabù
Ormai da un po’ di tempo a questa parte i viola lamentano qualche difficoltà di troppo in fase offensiva. Su 70 gol totali, infatti, solo 23 provengono dall’attacco (cioè il 33%). Inoltre l’ultima rete arrivata da un centravanti, in questo caso Arthur Cabral, risale alla partita di Napoli del 10 aprile. Decisamente troppo poco per una squadra dalle rinnovate ambizioni. Inutile sottolineare come il trend sia cambiato dall'addio di Dusan Vlahovic.

Samp, pochi ma buoni
La Sampdoria, al contrario, fa del terminale offensivo il proprio punto di forza: non per nulla il 51% delle marcature proviene dall’attacco, che in totale vanta due centri in più di quello della Fiorentina (25). Tra l'altro, se i viola sono andati a segno con ben 7 attaccanti diversi, alla Samp lo hanno fatto appena in 4, ma evidentemente di più. Solo Ciccio Caputo vanta 11 reti… Mentre i gigliati più fruttuosi sono Gonzalez e Piatek, a quota 6 gol a testa.