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VIOLA, ORA IL GOL È DIVENTATO UN PROBLEMA: I NUMERI

di Alessio Del Lungo

Le ultime due sconfitte subite dalla Fiorentina sono state pesanti, ma soprattutto hanno evidenziato numerosi problemi non solo nella fase difensiva, ma anche in quella offensiva. Proprio quando la squadra di Italiano sembrava essere diventata una cooperativa del gol, improvvisamente i conti non tornano perché per andare in Europa serve una continuità di rendimento difficile da mantenere senza l'apporto significativo degli attaccanti. Nelle ultime 12 sfide tra campionato e Coppa Italia, i viola sono riusciti a segnare più di una rete solo in un'occasione, ovvero contro il Napoli nel successo per 3-2 al Maradona.

L'addio di Dusan Vlahovic non aveva fatto male prima di queste due batoste inaspettate, ma solo in termini di punti perché era dalla partita contro lo Spezia del 14 febbraio che la Fiorentina non segnava almeno 2 gol in un singolo match prima dell'exploit in terra campana. Da quando il classe 2000 veste la maglia della Juventus, la fase realizzativa dei viola è peggiorata notevolmente e nelle gare contro i rispettivi avversari dell'andata sono stati siglati 8 gol in meno. Sotto accusa sembrano essere finiti Krzysztof Piatek e Arthur Cabral: il polacco dopo 6 gol nelle prime 9 apparizioni si è fermato, mentre il brasiliano è andato a bersaglio solo 2 volte in 628 minuti di gioco. Il capocannoniere nel 2022 così è diventato Lucas Torreira, un dato incoraggiante per lui e preoccupante per la squadra, a cui non sono sufficienti le 4 reti dell'uruguaiano nel'anno nuovo per sognare in grande. Adesso tutto è nelle mani di Italiano, che starà studiando delle mosse per far sì che tutti i suoi calciatori, esterni compresi, trovino quella scintilla per essere concreti sotto porta.