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VIOLA PARK TRA PROBLEMI (SUPERABILI), PROGETTO SECONDA SQUADRA E NOVITÀ

di Luciana Magistrato

Le porte del Viola Park questa mattina si sono aperte alla stampa accreditata, ma il 20 potrebbe essere la giornata delle porte aperte anche ai tifosi, nella speranza che almeno con il Catanzaro si possa ospitare il pubblico. Il 20 infatti la Commissione Pubblico Spettacolo si riunirà per verificare che tutto sia a norma, con permessi che devono arrivare da vari enti. Cosa non sempre facile, come per il mini stadio da 3000 posti intitolato alla Curva Fiesole, dove giocheranno la squadra femminile ma anche la Primavera, oltre alla squadra Under 23 che la Fiorentina ha ribadito di voler creare la prossima stagione, a patto però che possa giocare proprio in quello stadio.

Un impianto adatto anche ad ospitare eventi di varia natura che sponsor, abbonati o comunque qualsiasi persona dotato di tessera del circuito InViola potrà richiedere di fare (ci sono anche due bar con tanti schermi per seguire le partite tra le altre cose) ma anche ad ospitare i preliminari di Conference, visto che rispetta gli standard Uefa richiesti; se il Viola Park ci fosse stato già lo scorso anno per intenderci la Fiorentina teoricamente col Twente avrebbe potuto giocare lì (per quest'anno, se i viola fossero ammessi sarebbe ormai troppo tardi). Gli impedimenti burocratici sorgono da un muretto di due metri che costeggia il Viola Park lungo via della villa i cedri, appunto all'altezza del mini stadio, troppo basso per i vigili del fuoco, intoccabile e storico per la Soprintendenza: lo stallo potrà essere superato presumibilmente con una deroga. 

Il viaggio dentro al Viola Park è come dentro un grande villaggio, con diversi padiglioni che ospitano prima squadra maschile, squadra femminile e giovanile ognuno con il proprio campo di allenamento e il proprio convitto e ogni confort, come il parrucchiere (per il femminile anche una sala beauty) oltre ad una sala-biblioteca a parte per far studiare i ragazzi. Per la prima squadra anche un ristorante nel proprio padiglione, per i ritcon maxi-schermo per vedere le partite.

Altro padiglione è dedicato alla palestra della prima squadra, con al piano inferiore la piscina, la sala per la crioterapia e la sala medica (c'è anche il dentista). Tra le novità più all'avanguardia anche la Green Room, una sala per prevenire gli infortuni con un sistema sofisticato di biomeccanica sul pavimento che individua tutte le problematiche dell'atleta (come un problema al crociato e lesioni muscolari) oltre ad una vasca Hydro Work per simulare l'assenza di gravità. Ovviamente ogni comparto societario (amministrazione e marketing, dirigenti e scouting del giovanile, della prima squadra e del femminile) ha degli uffici propri dislocati nei padiglioni di riferimento.

La villa sarà invece il quartier generale di Rocco Commisso dove sono anche uffici di rappresentanza. Oltre alla media room (dove la stampa è stata accolta da Barone, Padrè e Ferrari e dove si spera si possa entrare presto anche per le conferenze stampa) nel padiglione della prima squadra ci sono anche sale interviste e studi riservati all'ufficio comunicazione. C'è infine una cappella voluta fortemente da Caterina Commisso e a lei intitolata, ovviamente ancora da consacrare. Dove in futuro ci si potrà anche sposare, sempre per chi possiede la tessera InViola. Ma anche gli atleti di altre religioni potranno avere delle sale ad hoc per pregare, come accadeva ad esempio per Amrabat nel vecchio centro sportivo.