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VIOLA, Tra giovani, Cagliari e futuro

di Marco Sarti

Ancora una volta nella consueta conferenza di vigilia - eccezionalmente al venerdì causa la sosta pasquale - Sinisa Mihajlovic dimostra, almeno a parole, di avere ben saldo il timone della squadra. "Chi mollerà andrà in tribuna e giocheranno gli altri. A prescindere da chi gioca sarà una Fiorentina competitiva". Le parole vanno però a scontrarsi con la realtà dei fatti, i viola non hanno più niente da chiedere a questa stagione che, per fortuna, sta volgendo al tramonto. E la paura di assistere ad un finale simile a quello del 2009-2010 è ben presente negli occhi e nelle menti dei tifosi. Forse per questo, o anche per questo, Mihajlovic ci tiene a far capire che non ammetterà alcuna distrazione: "dobbiamo finire bene. Pretendo il massimo impegno da tutti, vecchi e giovani. Ma sono fiducioso, li ho visti in settimana, li ho visti concentrati e determinati".

Poi il discorso scivola sull'atteso inserimento di qualche giovane di belle speranze già dalla trasferta del 'Sant'Elia', la sensazione è che - complice anche la possibile assenza di Vargas - il giovane ghanese Salifu sarebbe potuto scendere in campo anche dal primo minuto "ma ieri non si è allenato, quindi…" Quindi picche. A questo punto spazio ad un veterano a sinistra oppure al giovane Agyei anche se non nel suo ruolo naturale. In ogni caso, salvo ripensamenti o infortuni dell'ultimo minuto, saranno quattro gli aggregati dalla Primavera: Agyei, Masi, Salifu e Seferovic. Nessuna bocciatura né per Carraro né per Iemmello, impegnati con la Nazionale Under 19 nelle amichevoli di Praga.

Dai giovani ai veterani il passo è breve. Ed anche in questo caso, il tecnico di Vukovar, non lascia spazio ad interpretazioni: "Frey Domani sicuramente non gioca. Non voglio fare brutte figure e nemmeno lui le vuol fare". Ed allora spazio al polacco Boruc, autore di un'ottima stagione. Neto non deve preoccuparsi, il suo momento arriverà.

Chiosa finale e necessaria su Jovetic. E qui il tecnico si sbilancia. "Non lo rischieremo di certo, se vedremo che è in grado di giocare qualche partita...bene. Se c'è anche il minimo rischio si va all'anno prossimo". Giusto, giustissimo, anzi naturale. Rischiare per rischiare, in un finale di stagione in cui da chiedere c'è poco o niente, sarebbe scelta a dir poco suicida. Anche perché "come immagine, valore, Jovetic è l'uomo giusto per rappresentare la nuova Fiorentina". Come dar torto a Mihajlovic. Il nuovo ciclo partirà dal montenegrino, questo è indubbio, non resta che augurarsi che la fortuna soffi finalmente tra i riccioloni del giovane di Podgorica.