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VIOLA TRISTE, SENZA GRINTA E SENZA PUNTI

di Sonia Anichini

Non ci siamo, la Fiorentina fa un’altra partitaccia e lascia tre punti al Toro. La nostra squadra è triste, sia nel gioco che nell’atteggiamento e non viene data continuità a quei piccoli segnali di crescita che si erano intravisti.
Non fa certo testo l’incontro di E.L. che, nonostante le incertezze iniziali, ci ha visto insaccare cinque gol ma in campionato una gara giocata bene non si è ancora vista e il problema in attacco rimane vivo…come in altre zone del campo!
La Viola sembra affrontare le partite senza stimoli, senza il piglio giusto, senza la voglia di primeggiare. Di chi è la colpa di tutto ciò? E’ troppo presto per parlare di “processi”? Forse si, ma è inevitabile che alcuni ragionamenti, anche dovuti alla delusione, vengano fatti.
Il vanto di aver trattenuto a Firenze l’ossatura globale della vecchia Fiorentina, non so se risulterà un’arma vincente perché sono gli stessi uomini che hanno tirato i remi in barca, con lo stesso Sousa, da gennaio in poi. Certo Corvino non poteva ribaltare il gruppo, ma il rischio che non ritrovassero gli stimoli giusti era da mettere in preventivo.
Si parla di preparazione diversa per partire meno “di corsa” dello scorso anno, ma dal galoppo al passo strascicato ce ne passa!
Il portoghese, come tutti gli allenatori, ha i suoi pupilli ma in questo momento alcuni calciatori (Ilicic, Badelj ed anche Borja Valero) non sono al meglio della condizione. Se si considera che le riserve arrivate sono di valore superiore a quelle della scorsa stagione, forse è il caso di studiare qualcosa di nuovo, di inventarsi una Viola che sia meno prevedibile e ci faccia sperare in qualcosa di bello. E poi il problema delle due punte! Capisco che non sia lo schema preferito del Mister, ma se quando giocano insieme Kalinic e Babacar qualcuno arriva al gol, è così difficile trovare un assetto che ci consenta di proseguire con entrambi gli attaccanti in campo?
Resta comunque lampante la mancanza di un leader, di qualcuno che si faccia sentire e guidi una riscossa e che sia Borja Valero a parlare di mancanza di cattiveria, fa sorridere. L’unica persona di marcato carattere e proprio Sousa e, come a suo tempo ha purtroppo condizionato negativamente il gruppo, mi auguro che riesca a ricaricare e ricreare un’identità a questa squadra. Non è il caso di piangersi addosso ma vedersi nella parte destra della classifica, anche se con una gara da recuperare, non fa certo sorridere!

La Signora in viola