VIOLA, Tu chiamale se vuoi...plusvalenze
Tre punti ed una bella impennata sul valore del parco giocatori: chiamale se vuoi plusvalenze. Il confronto con l’Atalanta ha regalato alla Fiorentina non solo una domenica confortante ed una vittoria per tenere il passo delle prime, ma anche la dimostrazione sul campo di quanto comincino economicamente a fruttare gli investimenti firmati Pantaleo Corvino. Metro affidabile di una buona campagna acquisti è da sempre la successiva crescita o meno del valore di un calciatore e con gli autori delle due reti di domenica, Felipe Melo e Gilardino la situazione è rosea. Con altri elementi magari un po’ meno, ma analizziamo i casi nel dettaglio. Il centrocampista brasiliano, titolare inamovibile sin dalle prime uscite, è salito di grando tanto nella considerazione dei tifosi quanto in quella del calciomercato. Prelevato dall’Almeria per 8mln di euro (affare oltretutto realizzato in economia, grazie ad una specifica clausola contrattuale, altrimenti la richiesta degli spagnoli già sarebbe stata maggiore) oggi per un ipotetica cessione non ci si siede al tavolo viola con meno di 13-15 mln. Plusvalenza stellare pure per Alberto Gilardino, che pur costando 15 mln alla famiglia Della Valle, ha già messo sul piatto otto centri in campionato e tre in Champions League; biglietto da visita sufficiente per tornare a chiedere in un ipotetico scenario di mercato almeno quei 25 mln per cui si trasferì dal Parma al Milan. Soldi ben investiti quindi, la stessa etichetta che in casa viola sperano di affidare presto anche a Juan Manuel Vargas. Un lungo corteggiamento e 12mln di buoni motivi per convincere il Catania a lasciarlo partire in direzione Firenze. Corvino sa di non aver ottenuto sconti e fino ad oggi il rendimento negativo del peruviano gli è costato almeno 5mln. Un nuovo trasferimento sarebbe possibile in questo momento sulla base di 6-7 mln. La fiducia in un recupero del giocatore è ancora massima, dopo qualche rete con la maglia gigliata il gap potrebbe diminuire. Stabile è rimasta la quotazione di mercato di Gianluca Comotto. Il ginocchio operato sta bene e funziona perfettamente, i 4,3 mln pagati al Torino non si sono svalutati, anzi con l’inanellarsi di presenze ed un rendimento in crescendo si potrebbe facilmente rientrare alla voce plusvalenze. Da gennaio, Coppa Uefa o Champions che sia, qualche partita oltreconfine dovrebbe contribuire al decisivo rialzo del valore. Pochi conti si possono fare sui prestiti, Storari, Zauri ed Almiron. Gli ultimi due sono costati poco meno di mezzo milione l’uno per un anno di trasferimento ed almeno nel caso dell’argentino non sono ancora soldi ben spesi. Discorso aperto per Zauri per cui la Fiorentina ha fissato anche il diritto di riscatto a 3 mln, cifra che al momento andrebbe oltre il valore del giocatore. Chiude il conto Stevan Jovetic, per il semplice motivo che rischia di essere quello che fa saltare il banco. Il Partizan Belgrado ha preteso 8mln per privarsi del più giovane capitano della sua storia, a Firenze sprazzi di classe, feeling con la tifoseria e apprezzamenti tecnici da ogni parte mantengono in quota il prezzo del talentuoso montenegrino. Possibilità e valutazioni (potenzialmente molto alte) lontane nel tempo, ma con 19 anni appena compiuti ed un carico di aspettative a cui sembra seriamente poter dare seguito, Jo-Jo può arrivare a scatenare aste milionarie e in quel caso la soddisfazione di Corvino non avrebbe prezzo.