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VISTA IN TRASFERTA, Giornata estenuante

di Redazione FV

La sosta per le Nazionali la tifoseria gigliata l'avrebbe voluto evitare, per gioire e condividere di quel primato che di colpo aveva cancellato malumori e polemiche dell'inizio stagione. La certezza di seguire la capolista nella ostica trasferta di Napoli al S. Paolo, arriva solo a pochi giorni dalla gara. La mobilitazione è frenetica,diverse le difficoltà delle associazioni del tifo nel reperire i pullman per il primo mini esodo verso la città partenopea. I biglietti messi a disposizione nel settore ospiti esauriti in poche ore, quasi mille i supporter presenti, con una carovana di circa venti pullman, seguita da mezzi privati e treni. Data la distanza non irrisoria, la maggior parte si mette in movimento quando è ancora buio. Come avviene di solito le forze dell'ordine scortano i pullman. Intorno a mezzogiorno alle porte della città campana, i pullman sono fermati in due diverse piazzole per i controlli di rito. I tifosi sono anni che devono sopportare con serafica pazienza, uno spiegamento di forze che filmano, fotografano e perquisiscono persone e mezzi. Per più di due ore bloccati, viene calpestata la dignità di coloro che vogliono assistere solo ad una partita di calcio. Le provocazioni potrebbero sfociare in situazioni spiacevoli, evitate solo per la calma e la tolleranza di coloro che devono subire queste ingiustizie impotenti. Si riforma una lunga coda di mezzi, si procede a passo d'uomo, si arriva quasi ad inizio gara verso lo stadio. Davanti all'ingresso ancora controlli e perquisizioni, prima dagli steward poi dalle forze dell'ordine, l'esasperazione è totale, si rischia di non vedere la partita. Qualcuno arriva nel fatiscente settore ospiti a gara iniziata. Il S.Paolo è gremito in ogni parte, l'importanza della gara si percepisce in ogni respiro. I mille tifosi viola sono assiepati quasi uno sull'altro, la visuale sul campo pessima. Il tifo viola fin dall'entrata in campo delle squadre è incessante, sembra surclassare l'intero stadio. La formazione iniziale è quella scontata, si parte con il modulo del 3-4-2-1, Tatarusanu tra i pali, Tomovic, Gonzalo, Astori, Kuba, Badelj, Vecino, Borja Valero, Alonso Bernardeschi, Kalinic. La Fiorentina attacca dalla parte opposta del settore, si porta spesso sotto porta e dalle parti di Tatarusanu nessun pericolo. La prima azione da goal è viola con un tiro di Kuba che fa sobbalzare l'intera tifoseria, parato dal portiere azzurro Reina. Molti i falli commessi dai partenopei le decisioni dell'arbitro Banti non sono impeccabili. Nel primo tempo i ragazzi di mister Sousa mostrano personalità e affrontano la gara senza timori reverenziali: pressing, ripartenze e possesso palla fanno ben sperare per la seconda parte di gara. Nella ripresa un errore a metà campo porta Insigne sotto porta che realizza il goal del vantaggio. Il S. Paolo ora si fa sentire, lo svantaggio per i viola una doccia fredda. Il Napoli rinvigorito crea diverse occasioni. Intanto mister Sousa sostituisce Bernardeschi per Ilicic. La Fiorentina riprende a fare gioco, Ilicic passa sulla destra un pallone a Kalinic che il portiere Reina mette in angolo. Esce Alonso per problemi fisici ed entra Roncaglia. I viola in area per alcuni minuti ottengono una serie di angoli che non portano a risultati. Il Napoli potrebbe raddoppiare con Callejon dopo un errore della difesa viola. Al 73' grande assist di Ilicic per Kalinic che con un esterno destro realizza il goal del pareggio. Il settore ospiti diventa un groviglio umano, una gioia irrefrenabile che ammutolisce tutto il S. Paolo. Qualcuno è ancor a festeggiare quando dopo una manciata di secondi ancora da un errore a metà campo, Higuain porta al raddoppio. Lo stadio esplode nel vero senso della parola, bombe carta e fumogeni che vengono lanciati anche verso il settore ospiti, per fortuna senza conseguenze. Subentra la rabbia e la disperazione per lo svantaggio. L'ultimo cambio di Tomovic per Babacar non porta nessuna nota di rilievo. Dopo cinque minuti di recupero termina la gara. Grande la delusione per la sconfitta che si ritiene immeritata, un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Peccato per gli errori individuali che hanno condizionato il risultato, sul piano del gioco la squadra viola ha espresso le potenzialità e il carattere di poter competere con tutti. La squadra esce dal campo tra gli applausi dei suoi sostenitori. Ancora un'ora e mezza prima di ripartire, la battuta d'arresto non ridimensiona i sogni e l'euforia di esser primi in classifica. Nel viaggio di ritorno è confermato il primato dei gigliati che attutisce la tristezza della sconfitta. A tarda notte dopo una lunga ed estenuante trasferta si arriva in città, stremati e con disagi notevoli subiti, che non fermeranno il popolo viola, orgoglioso di vivere forti emozioni accanto alla sua squadra.