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VISTA IN TRASFERTA, Nulla è perduto

di Redazione FV

Dopo la vittoria roboante al Meazza che ha fatto balzare agli onori di cronaca la squadra viola per gioco e risultati ottenuti, confermata al Franchi con la quinta vittoria consecutiva, il popolo delle trasferte si appresta a seguire i ragazzi di Montella all'Olimpico di Torino. Dato lo storico gemellaggio delle tifoserie viola e granata, datato 1978, con la possibilità di acquistare anche biglietti in altri settori, non abbiamo una stima precisa di quanti tifosi viola erano presenti all'Olimpico, ma il settore ospiti mostrava una bella cornice di colore viola con i quasi 1400 tifosi al seguito.

All'ora di pranzo siamo nel parcheggio del settore mescolati con i ragazzi granata per uno scambio di sciarpe e una piacevole sorpresa per tanti, quella di trovare uno stand che distribuisce pasta calda ai supporter. Una volta all'interno del settore non possiamo che rammentare una data che resterà di diritto nella nostra storia viola, la magnifica qualificazione Champions del 18 maggio 2008, ottenuta con la splendida rovesciata di Osvaldo, proprio a Torino, che ci proiettò nel calcio europeo. I ricordi lasciano il posto ben presto ai primi cori di incitamento per le due squadre, ci sono delle emozioni che vanno oltre ai racconti, sensazioni incredibili quando prima del fischio d'inizio le bandiere e i gonfaloni del Museo del Calcio Fiorentina e Museo del Grande Torino sfilano insieme facendo il giro del campo.

All'ingresso delle squadre un vero tripudio, il settore è coperto letteralmente da striscioni e sciarpe delle due tifoserie, i cori rimbombano da una parte all'altra, una giornata di vera festa. Dopo la lettura delle due formazioni, inizia il primo tempo, la nostra squadra si presenta in maglia bianca, e da subito si nota una certa difficoltà dai primi passaggi, ma grazie anche al gioco della squadra granata, che si difende al meglio e ribatte in contropiede. Molti i falli del torinesi, al 27° da uno scontro di testa tra Glik e Toni, ha la peggio il granata che abbandona il campo, ma poco dopo è costretto a lasciare Aquilani per problemi muscolari, sostituito da Ljajic. Pochi minuti dopo da un'azione di contropiede, il nostro ex di turno Cerci (indiavolato come ci si aspettava) sblocca il risultato e siamo sotto di un goal. Oltre il danno anche la beffa, poichè Toni è costretto ad uscire per i postumi del fallo precedente, sostituito da Seferovic.

Nell'intervallo cerchiamo di riprendere fiato e forze, siamo quasi stremati ma di certo non rassegnati e sicuri di poter recuperare oltre tanti episodi di sfortuna.  La ripresa è scoppiettante, al 63° Seferovic colpisce il palo, ma il passo e l'approccio di tutta la squadra gigliata sono diversi. Al 73° un'incursione di Cuadrado in area porta il calcio di rigore, a pochi metri dal nostro settore, molti non osano guardare per una sorta di scaramanzia, si resta con il fiato sospeso fino a quando Rodriguez manda la palla in rete. L'azione dal quale è scaturito il nuovo vantaggio di Birsa non siamo riusciti a seguirla ma la rabbia prende il sopravvento, sembra che la sfortuna ci perseguita in questa gara che sa dell'incredibile. Nel finale a questo punto Montella prova la sua ultima carta, inserendo El Hamdaoui al posto di Roncaglia, che diventa vincente, poiché con una girata di destro su cross di Cuadrado trova il pari definitivo a sei minuti dal termine, ma quanta sofferenza...

Dopo il di recupero termina la gara con la squadra sotto il settore dei tifosi viola, che entusiasta per la forza e il carattere di recuperare per ben due volte acclama i suoi beniamini. Ogni partita è sempre a se con ostacoli ed episodi, ma i ragazzi ancora una volta hanno saputo mostrare con una grande personalità e la consapevolezza di non mollare mai, di crederci fino alla fine. Un punto d'oro per come si era messa la gara che fa morale e classifica,e, aspettando i risultati delle squadre delle prime posizioni, ci fa sperare e affermare che ancora nulla è perduto...