VISTA IN TRASFERTA, Roma un anno dopo...
Quella parte di tifoseria che ha avuto la fortuna di assistere alle ultime straripanti ed entusiasmanti prestazioni della squadra viola, da S. Siro a Torino, termina questo mini tour de force di trasferte con il posticipo serale contro la Lazio a Roma. Ancora un giorno infrasettimanale che rende ancora più difficile e faticosa la terza trasferta in pochi giorni. La vendita dei tagliandi per il settore ospiti è esigua e minima fin dai primi giorni, le associazioni del tifo anche se i pullman non sono al completo, organizzano al meglio lo spostamento verso la capitale. Si parte dalla zona stadio Franchi all'ora di pranzo, dato l'orario della gara alle 19.00, una pattuglia delle forze dell'ordine fa da scorta ai due pullman. Al casello autostradale, come avviene da anni, i controlli estenuanti e accurati di pattuglie di poliziotti e carabinieri, che si accertano del numero dei mezzi e delle persone al seguito.
Più di un'ora fermi, come a Torino si rischia di arrivare a partita in corso, le giustificazioni di queste attese estenuanti sono quelle di garantire l'incolumità fisica e la sicurezza dei presenti. No comment! Finalmente quasi alle 18.00, la piccola carovana (tre pullman e un pulmino arrivato dalla Calabria) si mettono in movimento, con una presenza massiccia di camionette, macchine di poliziotti e carabinieri, con i vigili urbani che bloccano le varie uscite delle strade che si percorrono. Non si riesce a capire il tragitto effettuato verso lo stadio, di certo più lungo con andatura a passo d'uomo. Il piccolo corteo procede lentamente, si trova nei pressi dello stadio Flaminio, quando rumori assordanti, sembrano bombe carta, fanno sobbalzare i passeggeri all'interno dei pullman.
I momenti sono concitati fino a quando i vetri di una parte del pullman schizzano da ogni parte e un sasso di dimensioni enormi, dopo aver preso la spalla di una ragazza, si ferma sul seggiolino. Un agguato organizzato che lascia sgomenti ed increduli e tutti sotto choc, mentre le forze dell'ordine non si rendono conto di quello che sta accadendo. Si prosegue, mentre i vetri ridotti a piccolissimi frammenti continuano a cadere, si arriva all'interno del settore ospiti con il finestrino del pullman completamente aperto. La rabbia è infinita, quando anche nel secondo pullman subito dietro, presenta danni ancora maggiori, con il vetro davanti infranto e un razzo che dall'alto arriva all'interno. I danni vengono appurati quando ormai i pullman sono all'interno del settore ospiti, con le forze dell'ordine che solo in quel momento si rendono conto della gravità degli avvenimenti che non hanno saputo evitare.
I controlli ai tornelli sono meno accurati, i tifosi sono sgomenti, con le gambe tremolanti e la preoccupazione del ritorno con i mezzi in condizioni disastrose. All'interno del settore ospiti arrivano alle 18.30. I tagliandi venduti sono 199, compresi i ragazzi dei viola club del centro Italia e un piccolo gruppo degli Alterati del Sud arrivati dalla Calabria. La gara e la formazione passano in secondo piano, l'argomento principale è la leggerezza di chi preposto alla sicurezza permette che simili episodi nella capitale continuano ad avvenire, dopo la triste pagina dello scorso anno in Coppa Italia. Per fortuna nessuno ha subito gravi conseguenze, la ragazza colpita solo una contusione sulla scapola, ma l'episodio di una gravitò assoluta si spera possa servire per prendere decisioni drastiche verso i pochi stupidi che rovinano uno sport meraviglioso.
Dopo le solite bombe carta che rimbombano nello stadio e i fumogeni, permessi solo a Roma, e vietati nel resto d'Italia, (altro mistero incomprensibile) inizia la gara. Si cerca di accantonare le ore da incubo vissute con i cori che si disperdono nel vento, con le bandiere viola che sventolano costanti. I laziali come forsennati partono aggressivi e veloci, al sesto i viola sono sotto di un goal con un tiro dalla distanza di Biglia, sotto al settore ospiti. La gara parte in salita, solo le parate di Neto evitano un tracollo già nel primo tempo. Nella seconda parte i biancocelesti raddoppiano su rigore con Candreva, dopo un fallo di Tomovic su Anderson. Per i tifosi la gara termina qui, la Fiorentina senza idee e in balia del forcing laziale soccombe con una doppietta di Klose che porta a quattro le reti, un passivo che non si ricorda da anni. Termina la gara con la squadra che evita di salutare i tifosi e si porta velocemente negli spogliatoi.
Una disfatta inaspettata, una Fiorentina irriconoscibile. La sconfitta è ancora più amara per la beffa di restare ancora più di un'ora all'Olimpico, e l'incertezza di tornare a casa. Verso le 22.30 quel nugolo di presenti si avvia verso i pullman riparati alla meglio dagli autisti davvero encomiabili. Ancora un mini corteo scortati dalle forze dell'ordine a passo d'uomo verso l'imbocco dell'autostrada, incomprensibile e surreale dopo l'accaduto del pre partita. Si riparte con andatura rallentata, con il vento che filtra dal rattoppo provvisorio, sfiniti e distrutti fisicamente e mentalmente si arriva a Firenze intorno alle 2.00 Una gara iniziata male e finita peggio. Una trasferta da dimenticare.