VISTA IN TRASFERTA, Solo meritati applausi
Dopo l'amara sconfitta al Franchi, tutta la tifoseria è concentrata verso la finale di Coppa Italia di sabato prossimo a Roma. Ma prima del fatidico giorno atteso da dodici anni, nel cammino dei ragazzi di Montella, c'è ancora una prova difficile da superare. La gara che si presenta piena d'insidie è quella contro il Bologna, il cosiddetto derby dell'Appennino. La rivalità calcistica è sempre esistita, ma la distanza irrisoria dei 100km che separa i due capoluoghi, classifica la città emiliana come una delle trasferte più semplici del campionato. Quelli che sono sempre presenti, non possono mancare a questo appuntamento che comunque rappresenta un passo ulteriore per consolidare il quarto posto in classifica. Pochi i pullman organizzati da Firenze e dalla Toscana, sei in tutto, molti con mezzi propri, che uniti ai residenti dell'Emilia Romagna e dei club del Nord Italia, porteranno sugli spalti del settore ospiti del Dall'Ara 530 tifosi viola. La partenza da Firenze è fissata verso le 15.00, l'orario della gara è l'anticipo delle 18.00. La giornata si presenta calda e umida, le previsioni meteorologiche incerte, così come potrebbe essere la gara, anche per il disperato bisogno di fare punti del Bologna a rischio retrocessione. Dato il numero esiguo dei tifosi, nessun problema fino all'arrivo allo stadio per i controlli di routine sia per all'entrata nel settore ospiti. Il caldo è quasi opprimente quando Neto entra in campo, tanti cori e ovazioni, diventato ormai uno dei beniamini più acclamati. Al riscaldamento della squadra viola le voci dei tifosi sembrano rimbombare, e in qualche caso sovrastare la curva rossoblu, di certo superiore in numero visto la posta in palio. La formazione viola quasi scontata, un 4-3-1-2, Vargas sostituisce lo squalificato Pasqual anche nella fascia di capitano, Diakitè titolare al posto di Savic al centro della difesa, Ilicic trequartista dietro Joaquin e Cuadrado. Il Bologna parte bene, ma Neto è attento su Krhin e Kone. Risponde dopo il quarto d'ora Borja Valero che costringe Curci in angolo. Pochi minuti dopo, un perfetto lancio di Ilicic è per Joaquin che crossa in mezzo per Cuadrado e realizza il goal del vantaggio. Il primo tempo si svolge sotto il settore dei supporter viola e vedere gonfiare la rete a pochi passi dà il preludio di una giornata fantastica. Poco dopo la mezz'ora, quando ormai la Fiorentina è padrone del campo, un'azione spettacolare di Cuadrado che mette al centro, palla che arriva a Ilicic che calcia un gran tiro ed è raddoppio. Solo pochi minuti per riprendere fiato, ma ormai certi del risultato, si ricomincia come nel primo tempo. Si gioca sotto una porta, prima Joaquin incontenibile, poi di nuovo Cuadrado provano a chiudere la gara ma Curci si esalta. Nel frattempo Borja Valero lascia il posto ad Ambrosini, Joaquin a Matos e Ilicic a Wolski. Ma l'ultima azione spettacolare è di marca viola ancora una volta quando al 42esimo Cuadrado, inesauribile, dopo aver saltato due avversari tira da fuori area con un bolide sotto l'incrocio che supera Curci e decreta il definitivo 3 a 0 per la squadra gigliata. Un goal da cineteca che viene festeggiato sportivamente anche dalla curva avversaria. Termina la gara con tutti i tifosi viola che vanno a festeggiare a bordo campo quei ragazzi straordinari, che rispondono con il lancio delle maglie. Il tripudio è totale, il coro a gran voce che echeggia nel Dall'Ara ormai vuoto è: "Tutti a Roma alè, stiamo arrivando". Canti, slogan, urla di gioia accompagnano i viola fino all'uscita, con i pensieri verso la finale, con il sogno di rivivere e ripetere questi meritati applausi tra una settimana.