VISTA IN TRASFERTA, Un amaro epilogo
Dopo una settimana vissuta tutta d'un fiato, dal ritorno alla vittoria al Franchi contro l'Udinese e il passaggio ai sedicesimi in Europa League, la tifoseria si prepara alla gara dell'anno allo Juventus Stadium. E' inutile nascondersi o far finta che sia una partita come le altre che porta ai soliti tre punti, per il tifoso è una gara particolare e sentita. Il tagliando non certo irrisorio, non è stato una sorpresa per coloro che seguono i viola negli anni, l'unica difficoltà della trasferta l'orario in notturna che porta al sacrificio di tornare quasi all'alba. La carovana del popolo viola si ritrova all'ora di pranzo verso i diversi pullman (circa venti) messi a disposizione delle associazioni del tifo e dei vari club. Di consueto la scorta dalle forze dell'ordine per tutto il percorso, le cinque ore di viaggio scorrono veloci. Alla barriera di Torino la sosta è breve. I primi arrivi al parcheggio dello Juventus Stadium intorno alle 19.00, i controlli sono di routine, e nei due anelli superiore ed inferiore si vanno a posizionare senza problemi i 1330 supporter viola presenti. Le scaramucce verbali tra le due tifoserie (divise da vetri trasparenti) iniziano prima della fase di riscaldamento, una musica assordante rimbomba ossessiva fino all'inizio della gara. All'entrata sul campo delle squadre, i viola sotto al settore ospiti ricevono cori ed incitamenti. La formazione è quella migliore, Tatarusanu tra i pali, Tomovic, Gonzalo, Astori, Bernardeschi, Vecino, Badelj, Alonso, Borja Valero, Ilicic, Kalinic. La Fiorentina attacca dalla parte opposta, ma la visuale è ottima quando dopo due minuti Bernardeschi viene atterrato in area da Chiellini e l'arbitro di turno Orsato decreta il rigore. La tensione è massima, il fiato si ferma in gola, quando sul dischetto si porta Ilicic che realizza il vantaggio. Si presume una gara in discesa, una serata memorabile. Le urla di gioia durano poco più di due minuti quando Cuadrado dalla destra crossa al centro per un compagno e il pallone entra in rete. Ancora la maledizione dell'ex di turno, ma quanta fortuna. Portiere gigliato fermo sull'azione, errore incredibile. I tifosi frastornati continuano ad urlare con tutte le forze, l'arbitraggio è a senso unico, diversi falli non ravvisati, ancora Kalinic non tutelato, in panchina l'allenatore viola viene richiamato dall'arbitro. Termina la prima fase di gioco con la squadra viola che non rischia nulla. Nella seconda frazione la Fiorentina è bloccata a centrocampo, ma il possesso palla è totale, i bianconeri in contropiede fanno venire i brividi sugli spalti. Al 79' quando ormai sembra giusto il pari, Astori non impeccabile lascia passare Dybala che tira in porta, il portiere viola non trattiene e Mandzukic a porta vuota realizza il vantaggio della Juve. Lo stadio esplode, i viola sgomenti continuano a incitare i ragazzi di Sousa. Quasi al termine tre cambi con l'entrata di Pasqual, Mati Fernandez e Rossi, al posto di Alonso, Ilicic, Vecino che non portano a risvolti positivi. Nei minuti di recupero il terzo pesante goal dei bianconeri arrivato ancora con un contropiede, palla verso Dybala che al centro area mette fuori causa tutta la difesa viola e realizza il definitivo tre a zero. Grande il rammarico per una gara giocata per ottanta minuti dei viola, anche se poco incisivi in fase realizzativa nel secondo tempo, con nessun tiro verso la porta difesa da Buffon. Una Fiorentina punita con un risultato troppo pesante per il gioco visto in campo, anche se le sostituzioni hanno evidenziato la differenza delle due squadre. L'arbitraggio ancora discutibile per falli non sanzionati, ma anche per gli atteggiamenti arroganti e proteste plateali degli juventini. I cambi dei viola avvenuti troppo tardi, con diversi giocatori in difficoltà in varie fasi di gioco. I ragazzi di Sousa escono dal campo tra gli applausi del pubblico, con il lancio delle maglie, ma resta grande la delusione per una sconfitta arrivata senza predominio degli avversari. Un epilogo amaro per tutti quei tifosi che potevano chiudere questo straordinario anno di trasferte con la gioia più grande, battere la nemica di sempre nel loro fortino. Resta la consolazione di essere ancora al secondo posto con la possibilità di lottare su tutti i fronti sempre al fianco della Fiorentina.