VISTA IN TRASFERTA, Una befana tutta viola
Dopo la sosta per le vacanze natalizie tra rinnovi, probabili partenze, possibili e sperati arrivi, e un connubio ormai consolidato tra allenatore, squadra e tifosi, finalmente si riparla di calcio giocato. La penultima del girone di andata al giro di boa, propone Palermo vs Fiorentina, alla portata per la squadra di mister Sousa per valori tecnici, ma la più ostica dell'anno per i tifosi, che solo la settimana prima ha avuto la conferma dell'orario. La difficoltà di raggiungere le isole è risaputa, ma in questo caso con le festività nel mezzo, le problematiche si sono raddoppiate per la poca disponibilità di voli e con costi non irrisori. Ognuno quindi si è organizzato autonomamente, la maggior parte in aereo da Pisa, Roma, Milano, un pullman pionieristico con 45 audaci decide di percorrere tutta la penisola e metà terra sicula la notte precedente la gara per ripartire subito dopo la gara. Non è la prima "traversata " che viene fatta per questo tipo di trasferte, ma di certo ogni volta diventa unica, speciale da raccontare. Il ritrovo è a tarda sera, due giorni incredibili che richiedono ogni genere di provviste per ogni esigenza personale. Le previsioni metereologiche non portano buone notizie, ma non fermano l'allegra comitiva che parte dalla città del giglio alle 21.30. Durante il tragitto pioggia nebbia e deviazioni di strade interrotte rallentano la corsa, ma le ore trascorrono veloci tra canti cori, risate. Finalmente le prime luci dell'alba con la prima tappa, il traghetto a Villa San Giovanni che in poco meno di mezz'ora si porta sull'isola di Sicilia a Messina. Il tempo per un caffè e rifocillarsi di una lunga notte e di nuovo sulla strada che porta a Palermo, ancora tre ore di viaggio. Si arriva nella città sicula verso l'ora di pranzo, le forze dell'ordine all'ingresso della città accompagnano il pullman verso un posto di ristoro, si ha il tempo di gustare le prelibatezze tipiche del luogo, per poi riprendere la strada verso il Parco della Favorita dove è situato lo stadio "Renzo Barbera". Intorno alle 14.00 dopo i consueti controlli di routine all'ingresso, i nostri irriducibili sono all'interno del settore ospiti nella parte superiore preposto. Per fortuna la pioggia trovata nel tragitto lascia il posto a nuvole, la temperatura è mite anche se soffia un vento che si avverte anche in campo. L'intero stadio è quasi deserto, la tifoseria di casa in disaccordo con la società lascia ampi spazi vuoti tra gli spalti, lontano il tempo quando il Barbera era una bolgia totale. Prima della gara anche i restanti tifosi, in totale saranno 245, compresi i gruppi dalla Sicilia, dalla Calabria, dalla Puglia e Campania, sono ad incitare i ragazzi viola. La formazione dei gigliati sembra sussurrata dallo speaker, ma è quella scontata e risaputa: Tarusanu, Roncaglia, Gonzalo, Astori, Bernardeschi, Vecino, Badelj, Alonso, Borja Valero, Ilicic, Kalinic. I viola attaccano sotto il settore dei propri sostenitori, ma la visuale è perfetta anche dalla parte opposta. La prima occasione parte da Alonso verso Kalinic che da solo si fa ipnotizzare dal portiere avversario e non riesce a concretizzare. Ma la gioia arriva pochi minuti dopo quando un incotenibile Ilicic realizza il goal del vantaggio. La Fiorentina ha in mano la gara, più volte in contropiede si porta in avanti e anche dagli spalti prevale quella tranquillità di poter chiudere i conti. Quasi alla fine della prima frazione di gioco, una perla di uno scatenato Ilicic firma la doppietta personale, festeggiato in campo dai compagni e dall'intero stadio, senza esultare per i suoi trascorsi in rosanero. A fine tempo è Borja Valero che si dispera in area per una conclusione che non finalizza, anche per i tifosi la stessa incredulità. Si riparte nella seconda parte con la stessa intensità in campo, sugli spalti il sostegno continua, le solite scaramucce verbali con i tifosi del settore accanto. All'uscita di campo di Ilicic per Blaszczykwski, tutto lo stadio tributa allo sloveno una standing ovation. I viola sembrano avere qualche difficoltà non sono brillanti come nel primo tempo, sugli spalti momenti di apprensione, che aumentano con il goal dell'ex Gilardino che riapre la gara. Esce anche Bernardeschi ammonito per Tomovic. Il display dei minuti sembrano fermi, e i quattro minuti di recupero sono quasi interminabili. L'ultimo cambio di Kalinic per Pasqual per recuperare qualche secondo, ma il sospiro di sollievo quando Blaszczykwski in contropiede lanciato da Borja Valero porta a tre le reti viola. Mentre i tifosi avversari contestano tutto l'ambiente, la tifoseria gigliata festeggia il momentaneo primato in classifica. Dopo una mezz'ora ognuno riprende i propri mezzi per il rientro. La maggior parte in navette raggiunge l'aeroporto, il pullman riparte per fare il cammino inverso. Una giornata memorabile ed entusiasmante anche se le ore di viaggio interminabili. Una squadra fantastica che sta portando risultati incredibili ed inaspettati, e finalmente ha sfatato un tabù quella della prima vittoria dell'anno che era diventata una maledizione. Protagonista della giornata un super Ilicic, ma parole di elogio sono per tutto il gruppo che in ogni gara sta portando quella convinzione che tutto è possibile, come attraversare l'intera penisola in 24 ore e percorrere circa 2400 km. per novanta minuti di gara. La Befana benevola ha così premiato e festeggiato i tifosi viola: un pacco dono con tre goal e la gioia di diventare per quest'anno tutta Viola...