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VIVA SANTANA!

di Marco Conterio

"Oye Como Va", Santana? Muy bien. Lo ha detto Prandelli dopo la gara con il Barcellona, lo ha ribadito l'argentino a passi di tango e delizie per gli occhi anche contro il Progresul. Un giocatore ritrovato, pare, un uomo che si è voluto a mettere alle spalle anni difficili dal punto di vista fisico e che ha finalmente potuto lavorare al 100%. Il Mago di Orz lo ha reinventato interno di centrocampo, anche se nella seconda frazione di gara ha giocato sulla fascia.

Volante o esterno, poco conta: Santana ha ripreso a suonare, che sia in mezzo al campo o che sia in veste di cursore. A Firenze l'argentino è stato curato, coccolato, atteso, con la pazienza di una società che in questo ha pochi eguali. Troppo facile, infatti, scaricare "l'infortunato cronico" di turno. Meglio attendere la sua rinascita, sotto l'ala protettiva di un club intelligente come quello gigliato, per vedergli poi spiccare il volo tra le proprie fila.

Santana è rinato, finalmente. A centrocampo detta i tempi, si inserisce in zona gol, si muove da mediano scafato seppur del ruolo sia un novizio. Sulla fascia ha ripreso ha danzare, ad ubriacare, a zigzagare, come lui e pochi altri sanno fare. Sangue argentino docet, d'altra parte. Un giocatore così in Inghilterra lo sognano, ma Firenze se lo tiene stresso un Santana così. E allora diciamolo, citando un album del suo omonimo chitarrista... VIVA SANTANA!


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