VIVIANO, LA 10 UN ONORE, JOJO DOVREBBE PARLARE...
E' finalmente il giorno di Emiliano Viviano: il giocatore - ufficializzato questa mattina - ha preso la parola questo pomeriggio in sala stampa, presso il centro sportivo ''Benatti'' di Moena, presentandosi alla stampa e a tutti i trepidanti tifosi viola.
Sul giorno del fallimento della Fiorentina, avvenuto 10 anni fa: ''Spesso c'ho ripensato; io sono andato via quando ancora non c'era la famiglia Della Valle. Non c'erano i presupposti allora per rimanere alla Fiorentina. Sono convinto ancora adesso che allora la Fiorentina non potesse puntare sui giovani. Non fu così, basti pensare a Biagianti. Non me ne andai per i soldi. Credevo che allora la mia carriera sarebbe potuta essere migliore altrove. Se avessi saputo dei Della Valle magari sarei rimasto''.
Sugli ultimi due anni della Fiorentina: ''Mi son fatto un'idea su cosa non sia andata, ma non la voglio dire perché non ero col gruppo. Sono stati anni transitori ma adesso vogliamo ripartire per il meglio''.
Sull'attuale gruppo viola: ''Ho trovato una situazione pultia, un allenatore di grande personalità e preparato. Non è avvenuto niente in particolare attualmente''.
Sulla trattativa per venire in viola: ''Ognuno tirava l'acqua al suo mulino: prima era solo un accordo tra Palermo e Fiorentina, poi si è intromesso l'Inter... sapevo però che alla fine sarei arrivato a Firenze''.
Sul numero dieci (iniziativa lanciata da Firenzeviola.it - LEGGI QUI): ''Non penso che lo chiederò... il 10 è stato indossato da uomini incredibili a Firenze, ricordo solo Antonio. Mi fa piacere che la gente mi chieda di indossarla''.
Sul ruolo di capitano: ''Negli spogliatoi ce ne devono essere più di uno; ci sono delle gerarchie da rispettare e non credo di meritarmi la fascia. Pasqual, ad esempio, è un veterano. Cercherò di dare una mano al gruppo viola, mi sembra evidente''.
Ancora sul suo approdo in viola: ''Ho deciso di venire qui per la gente ma soprattutto per me: appena ho potuto, non ho perso tempo per scegliere Firenze''.
Sull'indecisione di Jovetic: ''Stevan deve pensare a quello che vuol fare. Hanno parlato tutti ma non lui, sicché sarebbe meglio che lo facesse, anche solo per correttezza''.
Sulla sua avventura con la Nazionale: ''Negli ultimi anni non ho avuto fortuna; adesso spero di ritrovare continuità per riconquistarmi la Nazionale italiana''.
Sulla sua bocciatura all'Inter: ''Nessuno mi ha mai comunicato nulla. Loro hanno preso un grandissimo portiere ed io sono venuto a giocare nel posto che sognavo''.
Su Lupatelli e Della Rocca: ''Lupo è una grande persona che sa far stare unito il gruppo; Della Rocca è un ottimo giocatore ed i tifosi se ne accorgeranno''.
Sulla formula del contratto: ''Non mi interessa come sono venuto a Firenze: che possa giocare un giorno, un mese o un anno in maglia viola non mi cambia nulla. L'importante era approdare alla Fiorentina''.
Su possibili nuovi fioretti: ''Ne ho già fatti tanti per venire a giocare qui. Ho rinunciato anche dei soldi per venire a giocare qui ma maggiore denaro non mi cambia la vita: la maglia viola sì''.
Sull'entusiasmo da ritrovare: ''La società sta dimostrando con programmi e progetti di avere un'ottima base da cui ripartire. Poi il tifoso ha il diritto di dire ciò che pensa. Ho avuto modo di parlare di ADV e l'ho trovato davvero carico per il futuro viola''.
Alcuni ringraziamenti: ''Voglio ringraziare Zamparini, Perinetti e tutta la dirigenza rosanero, che mi hanno dato l'opportunità di venire qui''.