VIVIANO: VOGLIO RESTARE A FIRENZE A LUNGO, SU JOJO...
Fonte: Lady Radio
Emiliano Viviano, portiere della Fiorentina, in diretta ai microfoni di Lady Radio:
Sulla sua stagione in viola, e le critiche ricevute:
"Non mi pesa essere sottoposto alle critiche, alcune sono costruttive e altre no, ma dipende da chi le fa e quando le fa. Se qualcuno mi critica mi deve spiegare il perché e poi ne discuteremo. Parlo spesso con Giovanni Galli".
Sulla difesa passata a 4:
"Il vantaggio di quando giochiamo a 3 è il centrale che funge da riferimento. I gol che prendiamo non dipendono solo dalla difesa, ma dagli equilibri della squadra che a volte vengono meno".
Sul suo amore per la Fiorentina:
"All'inizio forse ne ho risentito, ma quando vado in campo il mio atteggiamento è sempre lo stesso. Molto spesso le prestazioni dipendono anche dal risultato finale. Quando ero a Bologna ho fatto benissimo ma tiravano in porta 15 volte tutte le partite, adesso è diverso. A Firenze non vivo nello stesso modo, per forza di cose non è lo stesso di quando ero in rossoblu, anche solo per il modo di vivere in città. Non sono del tutto soddisfatto della mia stagione, soprattutto dell'inizio di stagione. Spesso però gli episodi cambiano a seconda delle situazioni, a volte fai una bella parata e non viene calcolata, altre volte vieni messo in discussione per niente".
Sui suoi presunti problemi fisici:
"Sto bene, non ho nessun problema. L'unica cosa è che vedendomi in televisione devo dire che sono molto brutto da vedere. Il fatto che ho preso molti gol alla mia sinistra è solo una coincidenza".
Sulla responsabilità di essere fiorentino:
"Vorrei essere sempre il migliore in campo, ma è importante che io sia poco impegnato, perché significherebbe che la Fiorentina gioca bene e subisce poco".
Sull'aiuto di qualcuno per uscire dalla crisi:
"Penso che dai tuoi problemi devi uscirne principalmente da solo. Ma una cosa è certa, se hai qualcuno vicino tutto è più facile".
Su Montella:
"Non ho mai avuto problemi con Montella. Non abbiamo mai litigato. Abbiamo avuto un confronto solo perché volevo capire se c'era il margine per poter tornare titolare. A gennaio vicino all'addio? Non dipendeva da me. L'allenatore ha voluto tenermi e io sono stato felice di restare".
Su suo prezzo del riscatto (7,5 milioni ndr):
"Dato che il Palermo mi ha pagato tanto, non può fissare un prezzo troppo basso per il riscatto, ma tutto può cambiare. Non credo che la società abbia già deciso cosa fare con il mio riscatto. Se dovessi partire mi dispiacerebbe tantissimo perché vorrei restare a Firenze il più a lungo possibile. Nel calcio non si può mai sapere però".
Sugli obiettivi:
"Ad aprile comincieremo a pensare all'Europa. Ancora è troppo presto. Se tra un mese saremo ancora a due punti dalla Champions ci proveremo senza dubbio".
Sulle critiche alla squadra:
"A Bologna abbiamo giocato bene per un tempo e si è detto che la Fiorentina vinceva solo quando riusciva a dominare in tutto e per tutto l'avversario. Contro il Chievo abbiamo vinto ma ci hanno criticato perché non abbiamo giocato bene. Sia a Catania che con il Pescara in casa abbiamo giocato benissimo ma abbiamo perso. A volte sono le casualità a decidere le partite".
Su Serse Cosmi che voleva che battesse le punizioni:
"E' vero, ma gli ho detto che era matto perché non ce l'avrei mai fatta a tornare in porta".
Su Jovetic:
"Lo vedo sereno. E' passato dalla doppietta contro l'Inter alle difficoltà nelle due gare successive. A volte vuole risolvere le partite perché sa di avere i colpi. Penso che voglia rimanere a Firenze, ma i risultati decideranno il suo futuro".
Su Ljajic:
"In allenamento non sbaglia mai niente. Sta crescendo partita dopo partita".
Su Giuseppe Rossi:
"Mi ha detto che se non vincevamo contro il Chievo non sarebbe più venuto a Firenze. E' uno dei migliori giocatori con cui ho giocato, ma non so se potrà essere impiegato già in questa stagione".
Sulla nazionale:
"Vorrei tornarci ma non sarà facile. In questo momento Marchetti sta meritando il posto. E' sotto gli occhi di tutti".
Sulla difesa che rischia per voler sempre giocare il pallone:
"Alla lunga se rischiamo, cercando però di costruire sempre il gioco, avremo dei vantaggi, ma dobbiamo imparare a leggere le partite e capire quando è il caso di buttare fuori la palla. Molti difensori sono giovani e il tempo giocherà dalla nostra parte".
Sul gol di Totti contro la Fiorentina:
"Ancora non so capacitarmi di come sia potuto succedere, ma ormai non ci penso più, guardo avanti".