VLAHOVIC E LA MIGLIOR GARA IN STAGIONE: COL GENOA IL PRIMO SUSSULTO IN ATTESA DEL GOL
Tra gli aspetti che ancora oggi, a poco meno di 24 ore dalla partita fin qui più pazza del campionato della Fiorentina, lasciano quantomeno perplessi c’è certamente la scelta da parte di Cesare Prandelli di rivoluzionare l’attacco nei minuti finali della sfida contro il Genoa, una decisione sulla carta giusta (Ribery e Callejon non ne potevano veramente più) ma che di conseguenza ha finito per appiattire la squadra (fino ad allora, sullo 0-0, molto più arrembante degli avversari) e che soprattutto ha comportato l’uscita dal campo del giocatore fino ad allora - al netto degli errori - più pericoloso di tutti: Dusan Vlahovic. Piaccia o non piaccia il serbo è ormai il titolare designato della Fiorentina: il nuovo tecnico è rimasto molto impressionato dalle doti atletiche del 2000 in allenamento e ha deciso di proporlo sempre da titolare nelle sue prime quattro gare di gestione tecnica. Una scelta che se fin qui non ha pagato (il serbo non va in gol dal 2 ottobre) ha certamente messo in luce dei lenti progressi, specie nella serata di ieri dove i numeri di Vlahovic sono stati a dir poco confortanti.
Nei 78’ in cui è stato in campo, la punta ha totalizzato di fatto il suo miglior rendimento stagionale per azioni riuscite (30 su 63, il 48% contro una media nei 10 turni di A del 37,6%), tiri effettuati verso la porta avversaria (5, era dalla gara con la Samp di inizio ottobre che non ci riusciva), passaggi accurati (16 su 18, ovvero l’89%: mai era riuscito a far così bene da inizio anno, a fronte di una media generale del 78,4%), dribbling (7 di cui ben 6 riusciti) e soprattutto dei duelli vinti: 13 su 30, certo ancora troppo pochi, ma che superano di gran lunga la media stagionale: il 43% contro il 29,9%. Piccoli segnali di riscossa che, pur con tutte le deviazioni sfortunate che lo hanno condizionato quando Dusan ha impattato il pallone, certificano che i progressi rispetto anche solo a un mese fa sono evidenti. A corroborare questi dati arrivano anche i numeri legati alla corsa: la velocità media di Vlahovic è stata di 7,4 km/h (la più alta tra i giocatori che sono partiti dal 1’) mentre il suo sprint, pari a 32,6 km/h, è stato il migliore di tutti i viola, sia quelli titolari che quanti sono entrati. Note liete che possono far sorridere Prandelli. In attesa del secondo gol in campionato del suo numero 9.