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VLAHOVIC, LE CRITICHE E LA PERSONALISSIMA PROVA DEL "9"

di Andrea Giannattasio

C’è da dire che per vivere un inizio di stagione così, Dusan Vlahovic sarebbe stato anche disposto a pagare di tasca sua (e magari, se avesse accettato i soldi di Commisso, sarebbe stato anche più facile). Con la rete messa a segno ieri sera con la maglia della Serbia contro il modesto Lussemburgo, l’attaccante della Fiorentina è salito a quota otto gol da agosto ad oggi: sei con i viola (i quattro di campionato, più la doppietta in Coppa Italia contro il Cosenza) e due con la sua Nazionale, con la quale la punta ha bissato la prova da protagonista dello scorso 1° settembre, quando anche contro il Qatar aveva trovato la via del gol, mettendo a referto anche un assist.

Un avvio col botto, dunque. E questo nonostante ormai da mesi si sia parlato più del rinnovo di Vlahovic (che, ormai è chiaro, non arriverà mai) che della reale crescita dell’attaccante, il quale un anno fa di questi tempi era fermo a un solo gol tra Fiorentina e Serbia: quello messo a segno contro la Sampdoria alla terza giornata (ma che non evitò ai viola il ko). In mezzo un “upgrade” esponenziale, molto lavoro sul campo e (tanta) poca riconoscenza verso chi gli ha permesso di diventare il miglior classe 2000 d’Europa alle spalle del solo Haaland. Ma questo è un altro discorso.

Dopo le prime otto reti stagionali, Vlahovic è dunque atteso dalla sua personalissima prova del nove. Quella, cioè, di trovare il nono sigillo e di avvicinare già ad ottobre la doppia cifra (martedì sera tornerà in campo con la Serbia contro l’Azerbaijan e poi, lunedì 18, sarà tempo di Serie A) e soprattutto di rispondere sul campo anche quando tornerà a Firenze alle probabili critiche che una parte del popolo viola è già pronto a muovergli dopo lo strappo legato al mancato rinnovo di contratto. La gemma di ieri contro il Lussemburgo, intanto, fa ben sperare. Le polveri di Vlahovic sono tutt’altro che bagnate.

Nella foto dell'articolo, Vlahovic esulta con Tadic al termine della vittoria di ieri sera.