VOGLIA DI FIORENTINA
Punti di vista opposti, e non potrebbe essere altrimenti. Il tifoso da una parte già (giustamente) proiettato verso una nuova stagione, il dirigente dall'altra, consapevole quanto il mercato sia destinato a cambiare volto giorno dopo giorno. Così c'è un aspetto che più di altri segna la ripartenza in casa viola, dopo un mese non semplicissimo ma pur sempre nell'ottica di un immediato futuro che comincia a farsi stimolante.
D'altronde lo ha confermato lo stesso Pradè in un intervento più che adeguato, volto sì a chiarire quanto accaduto dalla fine del campionato fino a oggi (affaire Torreira incluso) ma anche a riportare gli indirizzi del prossimo mercato. “Raramente ho visto un mercato così frenetico ai primi di luglio” ha raccontato il ds, e se qualcuno si augurava che la Fiorentina potesse approcciarsi ai primi impegni ufficiali già con qualche volto nuovo questi sono i giorni delle rassicurazioni.
Perchè dopo l'ufficialità di Mandragora è lecito attendersi altri annunci, che si tratti di Jovic, Dodò o Gollini, ma anche perchè esaurita una prima fase che consenta a Italiano di allenare i primi acquisti a Moena sarà tempo di pensare agli ultimi ritocchi. E allora se fino a questo momento le varie piste Praet, Bajrami o Puig sono state più o meno spente c'è da attendersi altri nomi e altri profili che consentano ai viola di presentarsi ai nastri di partenza con alternative e doppioni in ogni ruolo.
Per giocarsi un'annata imprevedibile come quella in arrivo su tutti e tre i fronti, campionato, Conference League e pure Coppa Italia, ma anche per proseguire sul cammino inaugurato un anno fa, di questi tempi, con l'avvento di Italiano. Prima garanzia di una campagna rinforzi appena all'inizio, ma già sufficiente a riaccendere la voglia di Fiorentina a poco più di un mese dal via ufficiale delle varie competizioni.