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WAITING FOR ROCCO: DA SQUADRA A INFRASTRUTTURE, TANTI TEMI SUL PIATTO

di Andrea Giannattasio

C'è da scommettere che di conti in sospeso Rocco Commisso ne abbia lasciati parecchi a Firenze, quando a causa dei postumi di una brutta polmonite era stato costretto ad interrompere bruscamente il suo soggiorno fiorentino per far ritorno in America (era il 3 dicembre quando ha fatto dietrofront, su suggerimento dei medici). Da allora, pur con estrema cautela e lentezza, le condizioni del patron viola sono migliorate al punto tale che - con le temperature più miti e la fase più acuta della quarta ondata di pandemia sotto controllo - i tempi oggi sembrano essere maturi perché mister Mediacom possa far finalmente ritorno in riva all'Arno. Quando? Con tutta probabilità a maggio, per un finale di stagione che si annuncia davvero elettrizzante. Anche perché, come detto, le questioni da affrontare per Commisso non appena sarà in Italia saranno tante. E riguarderanno la costruzione della Fiorentina che verrà ma non solo.

Tra squadra e allenatore
Sul piano tecnico, i nodi da sciogliere non sono pochi: al di là dei giocatori in scadenza di contratto (Saponara) e da blindare (Milenkovic), Vincenzo Italiano ha un contratto ancora di un anno (con opzione) e la volontà della società viola è quello di tenerlo con sé ancora a lungo ma è chiaro che servirà fare il punto della situazione sia per ciò che riguarda i futuri investimenti sul mercato (in estate arriveranno 40 milioni dalla cessione di Chiesa e una tranche dell'incasso per l'addio di Vlahovic) sia magari per le prospettive del tecnico stesso, il cui nuovo agente (Ramadani) sarebbe da tempo intenzionato a richiedere un robusto adeguamento d'ingaggio del suo assistito dopo l'ottima stagione che ha contribuito a portare avanti. Ogni scenario sembra dunque aperto.

Lo stadio e il Viola Park
C'è poi tutto il filone legato alle infrastrutture, dal Viola Park al nuovo stadio Franchi, tema quest'ultimo sul quale la Fiorentina - eccezion fatta per alcuni ammiccamenti di rito - si è sempre guardata bene dall'esprimere un giudizio definitivo. Anche perché - ed è notizia degli ultimi giorni - i fondi del PNRR in arrivo dall'Europa (che coprono peraltro solo il restyling dell'impianto e non l'intera ristrutturazione dell'area di Campo di Marte) potrebbero ritardare e tutto ciò farebbe inevitabilmente slittare l'inizio dei lavori. Con conseguenti disagi sulle tempistiche e trasloco della squadra. Una prospettiva poco eccitante, nel quadro di un progetto che la società di Viale Fanti non ha mai - per adesso - esplicitamente abbracciato con totale entusiasmo. E il Viola Park? I lavori procedono spediti e già entro il 2022 il centro sportivo verrà inaugurato in alcune zone, anche se per la totale conclusione dei cantieri di potrebbe arrivare ai primi mesi del 2023. Anche su questo Commisso, non appena arriverà, pretenderà estrema chiarezza.