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ZARATE, Entrato nel cuore di Firenze, ma il futuro...

di Giulio Incagli

Firenze non si innamora della perfezione. Ama la stravaganza, la sregolatezza. Quei lati spigolosi in grado però di dar vita ai bagliori più luminosi. Mauro Zarate è entrato nel cuore dei tifosi viola. Senza una stagione da protagonista, senza un gol decisivo contro una big. Con la semplicità di una storia familiare umana e toccante, con il sacrificio mostrato in campo e con il suo smisurato talento. Una città intera a fare il tifo per lui, per provare ad aprire gli occhi anche a Paulo Sousa. L'ovazione al momento del suo ingresso in campo contro il Palermo, è stato un messaggio chiaro al portoghese. Mai titolare in stagione fino a metà dicembre, né in campionato e clamorosamente neanche in Europa League. Inutili le parole di Sousa, qualcosa si è rotto fra tecnico e giocatore. A Moena Zarate era stato fra i protagonisti del ritiro viola insieme a Pepito Rossi e Chiesa. Provato spesso nel tridente in avanti con Ilicic e proprio l'ex attaccante viola. Sembrava l'inizio di una nuova storia, quella che tutti immaginavano quando esplose giovanissimo nella Lazio. L'impatto con la Fiorentina era stato positivo, oltre ai guizzi decisivi contro Carpi ed Inter, aveva mostrato una continuità inedita e lo stesso Sousa si era detto soddisfatto a più riprese.

I problemi familiari ne hanno ostacolato la crescita, i continui viaggi in Argentina, le incomprensioni evidenti con l'allenatore. In campo però Maurito ha sempre risposto presente in quegli scampoli di gara concessi da Sousa. Contro il Genoa la grande chance, in una gara particolare, in un ruolo non suo, da prima punta solitaria. Uno dei pochissimi a salvarsi nella notte di Marassi, sua l'unica vera occasione da gol per la Fiorentina. Missile di destro dal limite dell'area che si stampa sulla traversa. Contro Lazio e Napoli due gol consecutivi, sempre a gara in corso. Un altro messaggio, l'ennesimo, di un giocatore con le ali tarpate e in attesa di spiccare il volo.

Gennaio è vicino. Lui resta uno dei pochi giocatori viola sul mercato. L'agente e anche lo stesso Zarate, non hanno però mai manifestato la voglia di lasciare Firenze. Farlo adesso, farlo così, sarebbe un peccato imperdonabile.