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IL DIRITTO (NEGATO) DI SBAGLIARE

di Stefano Borgi

La Fiorentina non può vincere. La Fiorentina non deve vincere. O meglio... La Fiorentina non può sbagliare. Sopratutto non deve sbagliare, pena un pareggio in casa col Genoa. Di conseguenza due punti persi sulla strada della Champions League. E' questo, in sintesi, il responso di Fiorentina-Genoa. Ma è solo l'ultimo esempio. Lo ha detto Montella in sala stampa, a precisa domanda: "Gli errori arbitrali? Da dove partiamo? Da stasera, o da quelli precedenti?". Caro Vincenzo, a noi lo dici? Sapessi quante volte ci sono presi i cinque minuti... La Fiorentina, storicamente, è stata vessata da errori e soprusi arbitrali. Potremmo farvi l'elenco, e su Firenzeviola lo abbiamo fatto (chi ha un pò di pazienza se li vada a rivedere). Preferiamo, invece, citare l'errore storico per eccellenza. E quello più recente... tra quelli decisivi. Maggio '82, Fiorentina e Juventus si giocano lo scudetto. I viola a Cagliari hanno un approccio timido, quasi remissivo, puntano allo spareggio che li vedrebbe probabilmente vincenti. La Juventus no, la Juve va a Catanzaro e cerca fin da subito la vittoria. Che trova grazie ad un rigore sacrosanto, ed un rigore (altrettanto sacrosanto) che l'arbitro Pieri NEGA al Catanzaro. Si dirà il giorno dopo (con malcelata sudditanza), mentalità vincente, personalità differente. La Juve va a Catanzaro per vincere (e vince), la Fiorentina va a Cagliari per pareggiare (e perde lo scudetto). Ergo, la Fiorentina sbaglia. E sbaglia di grosso. Ma si sa, tra il dire ed il fare... La Fiorentina, guarda caso, il suo gol lo aveva fatto (Graziani su angolo di Bertoni) e nonostante l'atteggiamento remissivo i suoi due punti se li era presi. Più il diritto allo spareggio. E invece... Juve che vince a Catanzaro, Fiorentina che pareggia a Cagliari, il 20° scudetto che va a Torino. Bianconeri bravi, favoriti, protetti dal sistema. In una parola, alla Fiorentina viene negato il "diritto" di sbagliare. Il "diritto" che deve essere concesso ad ogni essere umano. Ma, allo stesso tempo, gli deve essere dato quello che gli spetta. A prescindere dagli errori. E poi, ricordate Fiorentina-Pescara dello scorso anno? La Fiorentina perde la Champions e tutti ad indicare i tre punti con gli adriatici come causa principale della Champions perduta. Non era più semplice indicare gli innumerevoli favori arbitrali goduti dal Milan? Oppure il signor Giacomelli che non espelle Jonathas per falli reiterati su Pizarro, lo stesso brasiliano che realizza il gol dell'1-0 decidendo la partita? No! Si è preferito puntare il dito sulla partita sbagliata contro il Pescara, come se la Fiorentina non potesse sbagliare. Come se la squadra di Montella non avesse il diritto di "toppare" una partita. Stesso discorso contro il Genoa. I viola regalano il primo gol (perdendo tre rimpalli), però poi il rigore NON c'è. Il rigore è totalmente inventato. I viola regalano il secondo gol (Compper si distrae, non è reattivo sul rimpallo che innesca Antonini), ma lo stesso Antonini è in fuorigioco. E poi l'ennesimo gol di Aquilani (il quarto!): regolare, regolarissimo... E invece l'arbitro annulla. Poi un rigore su Cuadrado nel primo tempo... Insomma, la Fiorentina non ha fatto la partita della vita, siamo tutti d'accordo. Anzi, la difesa ha sofferto oltremodo l'assenza di Gonzalo. Compper, Savic, Roncaglia tutti insieme, non valgono l'argentino. Però, vogliamo dare a questi benedetti ragazzi la possibilità di sbagliare? E non per questo dargli addosso, penalizzarli, sacrificarli, affossarli... Come si suol dire: diamo a Cesare quel che è di Cesare. Diamo alla Fiorentina quello che è dalla Fiorentina, e vedrete che partite come Fiorentina-Genoa, come Fiorentina-Pescara, come Cagliari-Fiorentina finiranno in un altro modo. E vedrete che (per incanto) arriveranno le vittorie, arriveranno gli scudetti, arriveranno le soddisfazioni. Per i tifosi viola, ma anche per chi crede nel calcio, nella giustizia, nello sport.