.

IL FUOCO SOTTO LA CENERE

di Stefano Borgi

Basta poco, come disse qualcuno. Basta un grande risultato, un'impresa che faccia scoccare la scintilla. Quella scintilla che cova sotto la cenere di un inizio campionato opaco, diciamo pure fuligginoso. E attenzione, non è una contraddizione in termini: basta poco perchè la Fiorentina è capace (capacissima) di battere la Juventus, basta un grande risultato perchè battere le strisce per eccellenza è comunque un'impresa. La classica impresa che infiammerebbe la tifoseria. Eh già, perchè si ha un bel dire che quelli contro la Juve sono tre punti come contro il Sassuolo, che una vittoria contro i bianconeri farebbe classifica allo stesso modo... bla, bla, bla. E si ha un bel dire che oggi ci sono i nuovi nemici, i nuovi derby di Firenze: Fiorentina-Milan e Fiorentina-Roma. Spiacenti, la Juve è la Juve. E batterla farebbe scoccare definitivamente la scintilla. Dice... ma perchè secondo voi Firenze non ci crede? Firenze ha già perso fiducia, entusiasmo nel lavoro di Montella? Non sono serviti gli arrivi di Gomez, Rossi, Joaquin, Ilicic? No, non diciamo questo. Notiamo, però, come la Fiorentina stenti (più in campionato che in coppa, va detto...) come la manovra stenti, come il possesso palla stenti. Come alcuni giocatori (Pizarro in primis, ma anche Aquilani) siano lontani dal rendimento di 12 mesi fa, come manchi un evento che faccia scoccare la scintilla... appunto. Volete un esempio? Il gol di Jovetic contro l'Udinese del 25 agosto 2012. Ricordate il boato? Era il 91', la gioia, l'esultanza, la camicia sudata di Andrea? Manca questo, manca il risultato che faccia dire: "Siamo tornati, e adesso dovrete fare i conti con noi". E notiamo anche come la tifoseria cominci a mugugnare, a rimpiangere il "tiki-taka", a dire: "Certo che con Jovetic e Ljajic era un'altra Fiorentina". Comunque nessun allarme: il fuoco c'è ancora, la voglia pure, l'istinto di tifare Fiorentina e lanciare la sfida alle "grandi" del campionato è lì che cova... sotto la cenere. E la vittoria contro la Juventus di domenica prossima sarebbe un fantastico detonatore.

ATTENTI ALLE PROVOCAZIONI - C'è un altro fuoco che cova sotto la cenere: quello della provocazione. Non crediamo si arriverà al giro di campo di Agnelli, Nedved e compagnia (in questo caso brutta, molto brutta), certo sarà la "prima" contro una grande senza le barriere. Temiamo la "trovata" della discriminazione territoriale, temiamo il can-can mediatico che è stato fatti circa i cori razzisti, temiamo i cori che (guarda caso) i tifosi juventini hanno già detto intoneranno domenica al Franchi. Per far chiudere lo stadio, per vincere la partita a tavolino? Nooooooo... assicurano loro. Di fatto il rischio è alto, il rischio di cadere nella trappola dei "soloni" della Lega è altissimo, quasi insormontabile. Noi chiediamo ai tifosi viola uno sforzo: scalate (scaliamo) anche questo muro, oltrepassiamo il confine della maleducazione, della volgarità. E diamo una lezione di stile e di civiltà. Per Firenze, ancora una volta... L'ennesima.