La Repubblica: vincere col Panathinaikos per evitare la mediocrità

Anche per la Repubblica - edizione Firenze - ci si gioca tutto in una notte. Fiorentina-Panathinaikos, come una finale. Dentro o fuori in un crocevia che potrebbe rivelarsi cruciale per le sorti della stagione. Da una parte, la strada che porta fino all’ultimo atto della Conference League e che rappresenta, come accaduto negli ultimi due anni, la via preferenziale per alzare un trofeo e centrare la qualificazione alla prossima Europa League.
Dall’altra, la mediocrità e l’inevitabile probabile contraccolpo su una situazione che già si è fatta delicata e per certi versi deludente. Tutto in una notte, con il vantaggio di poter giocare al Franchi di fronte al proprio pubblico (attesi circa 15 mila spettatori) e sperare così nella possibilità di ribaltare la sconfitta (3-2) incassata ad Atene una settimana fa. Negli ultimi giorni, scrive Repubblica, la società è tornata a fare quadrato attorno al tecnico Raffaele Palladino e ai suoi giocatori. Troppo importante rimanere aggrappati alla competizione europea, vero spartiacque di una stagione che da strepitosa si è ridimensionata nel giro di tre mesi tra sconfitte, tonfi inaspettati, cali di rendimento e quell’identità che si fatica a intravedere se non a sprazzi e in rare occasioni.
Il campionato, per una notte, può attendere. È vero, domenica arriva al Franchi la Juventus (già venduti 20 mila biglietti) e torneranno a Firenze anche i grandi ex Vlahovic e Nico Gonzalez, ma questa sera (ore 21) la sfida è di quelle da non poter fallire. Per approccio, interpretazione, intensità, sacrificio, concretezza.
