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REP. FI, Tra gol e delusioni i viola ritrovano Italiano

di Redazione FV

Conclusa una stagione difficile che rischiò di portare la Fiorentina addirittura in Serie B, tre estati fa i viola decisero, dopo aver tesserato e poi salutato Gennaro Gattuso, di affidarsi a Vincenzo Italiano per ripartire. I viola, come ricorda l'edizione odierna de La Repubblica (Firenze), per portare il tecnico siciliano in Toscana pagarono anche una penale per liberarlo dallo Spezia con cui aveva appena rinnovato. Il resto è storia. Italianisti contro non Italianisti. Un gioco dominante, avvolgente, in grado di produrre occasioni in grande quantità salvo però scontrarsi con la mancanza di concretezza. I primi sei mesi furono straordinari con la Fiorentina che volava grazie alle idee del suo allenatore e, soprattutto, ai gol di Dusan Vlahovic. Poi a gennaio il serbo, insieme al suo procuratore, decise di lasciare Firenze per raggiungere la Juventus e Italiano rimase senza il suo attaccante. Nei successivi due anni e mezzo, come ammesso in estate anche dalla società, i viola non hanno più avuto un centravanti all'altezza dell'ex Partizan. 

Tornando ad Italiano, a Firenze ha riportato la squadra in Europa e ha raggiunto, tra Coppa Italia e Conference League, tre finali in tre anni. Il più grande rammarico, per lui e per quei giocatori che hanno vissuto il suo ciclo, è stato proprio quello di non essere riusciti a portare a casa un trofeo. Dopo le sconfitte contro Inter e West Ham il tecnico nativo di Karlsruhe decise di rimanere per riprovarci, poi lo scorso gennaio, dopo un mercato non ritenuto all’altezza di un quarto posto, qualcosa si ruppe, fino alla sconfitta nella finale di Atene. A Bologna Italiano, dopo l'addio in estate di Thiago Motta, ha accettato un'altra sfidae domani farà sicuramente di tutto per vincere contro la sua ex squadra.