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VALENTINI, Gago voleva reintegrarlo. A giorni a Firenze

di Ludovico Mauro

Nicolas Valentini sbarcherà nei prossimi giorni in Italia (probabilmente tra il 29 e il 30 dicembre, ma in generale da venerdì 27) , dove l’attende la sua prossima avventura. Il suo accordo con la Fiorentina è stato siglato l’estate scorsa, quando ha firmato col club di Commisso fino al 30 giugno 2029, senza però riuscire a liberarsi dal Boca Juniors prima della naturale scadenza del contratto. La dirigenza viola l’ha inseguito da quando - come raccontavamo anticipatamente su queste pagine - il suo rapporto con gli Xeneizes ha iniziato a incrinarsi, tanto da arrivare (più o meno la scorsa primavera) alla scelta di non rinnovare il contratto in scadenza al 31 dicembre 2024. Da lì l’esclusione dai restanti impegni del Boca, con cui non gioca una partita dallo scorso 10 aprile. Nacque così la volontà del ragazzo e della sua agenzia, Avios Soccer, di spingere con la società per lasciare la causa bostera entro la finestra di mercato estiva. Obiettivo riuscito solo in parte, con la Fiorentina che l’ha messo sotto contratto ma senza riuscire a sfondare il muro di richieste del Boca Juniors, disposto a lasciarlo partire quest’estate solo dietro al pagamento di un indennizzo, che Pradè e Goretti non vollero sborsare.

Al Boca ha continuato a lavorare. Gago voleva reintegrarlo
E allora ecco che Valentini è rimasto a Buenos Aires fino alla naturale scadenza del contratto, dovendo spendere mesi di anonimato in patria sapendo già di appartenere a un altro club. La testa però, dopo qualche periodo di difficoltà a seguito della rottura col club del suo cuore, è andata subito al lavoro sul campo per farsi trovare pronto verso l’approdo a Firenze. Valentini infatti, dopo aver firmato con la Fiorentina, ha continuato in questi mesi autunnali a lavorare con la prima squadra degli Xeneizes con dedizione e professionalità. Tanto che da quando si è insediato sulla panchina Fernando Gago, alla metà di ottobre al posto dell’ex tecnico Diego Martinez, lo stesso ex centrocampista di Roma e Real Madrid avrebbe anche voluto sfruttarlo in campo per gli ultimi impegni annuali della sua squadra. Volontà che si è però scagliata contro quella di Juan Roman Riquelme, presidente del club che non era incline a un reintegro del difensore tra i protagonisti in campo. Lo stesso motivo, quello di vivere da separato in casa con un futuro già scritto, per cui non ha preso parte alle Olimpiadi parigine con l’Under 23 di Mascherano, nonostante avesse partecipato al Preolimpico l’inverno precedente (in Argentina, l’egida imposta dal presidente federale Tapia vuole che chi è escluso dai propri club d’appartenenza non prenda parte agli impegni con la rispettiva nazionale Albiceleste).

L'adattamento all'Italia e alla difesa viola
Sul suo conto però, tornando ai tempi dell’acquisto, si erano mosse anche altre squadre italiane e non, come raccontava a Radio FirenzeViola Emanuel Rivas, che lavora per la sua scuderia di procuratori. La Fiorentina anticipò in Italia anche Roma e Inter, che avevano posato gli occhi su questo mancino dal fisico longilineo, alto e carismatico, come lo dipingono in patria. Il vivaio di provenienza, appunto quello del Boca, non necessita di presentazioni e vuole essere una ulteriore garanzia sul colpo messo a segno da Pradè e soci. Ci sarà solo da capire quanto tempo impiegherà Valentini - che già ad agosto si era messo in contatto con alcuni suoi futuri compagni in viola, come i connazionali - ad assorbire il nuovo mondo in cui verrà catapultato. La storia insegna che i giocatori provenienti da un altro continente e soprattutto dal Sudamerica - com’è normale che sia - fanno sempre i conti, quando sbarcano in Europa, con un periodo di adattamento tra lingua, metodologia d’allenamento, alimentazione, stili di vita e chi più ne ha più ne metta. La speranza di Palladino è che il classe 2001 si faccia trovare pronto il prima possibile, andando a rimpinguare un reparto, quello difensivo, che finora è stato un’autentica certezza.