Vanoli in conferenza: "La formazione iniziale ha dato un segnale sbagliato ai giocatori, li ho messi in difficoltà"
Fonte: da Losanna - T. Loreto
Nella conferenza stampa post Losanna-Fiorentina (viola sconfitti 1-0), Paolo Vanoli ha parlato così della prestazione dei suoi giocatori in campo: "Per la prestazione di stasera mi prendo io la responsabilità. Avevamo voglia di portare a casa il risultato. Prendiamo la cosa positiva: se si vinceva si andava comunque a fare i playoff. Era importante passare, perché la ritengo una competizione importante. Questa sconfitta è tutta mia, lo ripeto. Pensavo che questa competizione potesse aiutare tutti a mettere minutaggio nelle gambe. Non l'abbiamo interpretata bene questa partita, forse perché pensavamo già al campionato".
Lei si è dato una spiegazione sul perché questi giocatori hanno questo approccio?
"Penso che stasera li abbia messi anche io in difficoltà, pensando a far riposare alcuni giocatori per domenica. In questo momento però non c'è tranquillità, tanti errori banali anche tecnici. E poi reagisci un po' solo dopo aver preso gol. Io poi penso che le ultime due partite, con Dinamo e Verona, c'erano state buone prestazioni. I ragazzi devono concentrarsi su una partita determinante, quella di campionato. Poi per stasera avevamo preparato delle cose che anche loro non sono riusciti a fare".
Rimarrete in ritiro? E si è arrabbiato per l'ingresso di Gudmundsson e degli altri?
"In ritiro ci siamo e ci staremo finché non si vince, a tempo indeterminato. Non sono arrabbiato su un singolo giocatore, sono arrabbiato per il collettivo. Abbiamo sbagliato tutti e la responsabilità di questa partita è molto in parte mia".
Stasera siete stati un po' presuntuosi?
"No guarda questa parola non fa parte del mio vocabolario".
Dice che si prende la responsabilità per stasera, ora però con l'Udinese non ci possono essere scuse, questa squadra deve mangiare gli avversari perché dopo domenica non c'è ritorno.
"Mi prendo le responsabilità perché forse con la formazione fatta ho fatto pensare questo, cioè che la gara di stasera non contasse molto. Poi sì, contro l'Udinese deve essere la gara della vita, assolutamente".
La preoccupa non vedere la sua mano nel gioco della squadra?
"Sono preoccupato, molto. In questo mese la mia mano l'ho vista a tratti, delle volte scompare e poi riappare. A volte mi dà fastidio non vedere all'interno della partita il mio carattere e il mio spirito. Poi il gioco va e viene".