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ANTONELLI A RFV, Rolly uomo vero, a Firenze...

di Redazione FV

Stefano Antonelli, agente e intermediario di mercato, ha parlato del momento della Fiorentina ai microfoni di RadioFirenzeViola, nel corso della trasmissione Viola amore mio. Queste le sue parole: “Nel mio ultimo intervento su queste frequenze c’erano alcuni interrogativi negativi da sciogliere. Ad oggi però dico che la Fiorentina ha sicuramente qualcosa in più, ossia l’autostima arrivata dai risultati ottenuti. Piano piano, la condizione mentale, più che fisica, sta crescendo. Nell’ultima partita contro l’Hellas ho visto Martinez Quarta, con la fascia al braccio, come un gladiatore. Per portare a casa risultati serve questo atteggiamento”.

Riguardo il momento di Cabral
“Settimane fa alla Fiorentina succedeva tutto al contrario. Cabral rimane un giocatore di sicuro valore, mi auguro inoltre che la Fiorentina possa rialzare la propria posizione in classifica. Allo stesso tempo però è giusto che in primo piano vengano messe le due coppe”.

Come vede Mandragora?
“So cosa vuol dire essere uomo nello spogliatoio e in campo, e sono convinto che la storia di Mandragora con la Fiorentina e i propri tifosi, sarà un bel percorso. Senza dubbio, la dirigenza, oltre che ad aver investito sul giocatore, lo ha fatto su l’uomo che è”.

Sulla concorrenza a centrocampo
“Quando i giocatori sono forti come quelli che ha la Fiorentina tutti avranno spazio. È bene che Castrovilli torni al 100%. Il centrocampo della Fiorentina non ha un play, ma presenta diverse caratteristiche interessanti. Anche parlando in generale, l’organico della Fiorentina, è importante”.

Cosa pensa delle parole di Rocco Commisso?
“Tutto il mondo del calcio, a prescindere dal ruolo che si rappresenta, ha un unico giudice sovrano: il campo. Quando si vince si è bravi, quando si perde il contrario. Le parole dette da Commisso, in questo momento, sono sacrosante. Commisso, come ADL, cerca sempre di dire le cose come stanno. Lui dice che vuole alzare l’asticella, però chiede di avere la possibilità per aumentare i ricavi. Se andassimo a vedere, per esempio, partite Polonia o in Danimarca, lì gli stadi sono da cinque stelle”.