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BETTI A RFV, Aspettiamo Christensen. Vranckx ha qualità

di Redazione FV

Il preparatore dei portieri, ex tra le altre di Fiorentina e Milan, Emiliano Betti è intervenuto a Radio FirenzeViola, durante la trasmissione "Viola amore mio". Queste le sue dichiarazioni: "Ho riguardato il gol del Lecce, si parte dal presupposto che tutte le reti sono parabili e quindi si può sempre migliorare... Diciamo che la palla non era agevole per uscire, ma Christensen poteva stare un metro più avanti. E' vero anche che la palla era tesa e forse, pure nel caso in cui fosse uscito, l'estremo difensore non avrebbe comunque salvato la situazione. Così come poteva fare qualcosa di più la difesa. Indicare un responsabile in una situazione del genere è sbagliato, ci sono state diverse mancanze".

E' vero, dunque, che la questione portiere in casa viola non è stata risolta?
"Quello del portiere è un ruolo delicato, ci sono tanti fattori che sono da considerare... Cosa che il tifoso magari non fa. Bisogna aspettare e lasciar sbagliare, non ci si può aspettare che dopo una partita Christensen faccia il fenomeno".

Cosa può portare il dualismo con Terracciano?
"Tenerlo è stato un bene, anche perché non mi sembra che Terracciano abbia mai tolto particolari punti. Anzi, ha meritato la conferma sul campo. In secondo luogo la Fiorentina ha scelto di mandare Cerofolini a giocare, considerando che a Firenze ci sono delle pressioni, optando per un ragazzo come Christensen. Il dualismo può fare bene o fare male, in quest'ultimo caso vuol dire che i giocatori non erano preparati. Ci vuole la competizione nella vita...".

Sarà importante anche la qualificazione in Conference per favorire la crescita di Christensen?
"Certo, anche perché il campionato italiano è molto difficile, c'è una cultura calcistica diversa e non così automatica per chi arriva".

Cosa pensa del doppio incarico di Marco Savorani alla Fiorentina e in Nazionale?
"Gli porterà via del tempo libero ma di sicuro ha fatto le sue valutazioni. Non inficerà assolutamente il suo lavoro con la Fiorentina. Savorani è talmente ben organizzato che la cosa la farà nel miglior modo possibile, non vedo delle criticità in questa cosa. Chi si può "perdere" è proprio lui, a livello di tempo personale... (sorride, ndr)".

Lei al Milan ha allenato Vranckx, obiettivo viola, che giocatore?
"Ha mostrato delle qualità importanti, fisiche e comportamentali. E' quasi sempre subentrato a gara in corso, quindi ha bisogno di entrare bene nel sistema tattico di Italiano. Con noi ha incrociato l'esplosione di Tonali, di conseguenza ha trovato meno spazio, poi gli obiettivi erano alti e quindi per un ragazzo appena arrivato non è facilissimo inserirsi subito. Ha mostrato voglia, maturità, fisicità importante".

A chi possiamo paragonarlo, per avere un'idea?
"In piccolo lo si può paragonare ad Amrabat, può partecipare a tutte e due le fasi di gioco. Però, ripeto, ha avuto poche opportunità di mettersi in mostra. Nel momento in cui prende fiducia riesce magari a fare anche qualcosa in più, considerando che viene da una stagione in cui ha potuto mostrare davvero poco. Ci si può e ci si deve lavorare".

Può giocare con Arthur?
"Sì perché può fare il gioco un po' più sporco lasciando ad Arthur la possibilità di esprimersi. Quando un ragazzo ha 21-22 anni può ancora migliorare, vedi Gattuso all'inizio della sua carriera".


Emiliano Betti a Radio Firenze Viola