BOROZAN A RFV, Il Cuka non ha armi per contrastare i viola
Su Radio FirenzeViola continua l'avvicinamento a Fiorentina-Cukaricki: per approfondire curiosità e possibili insidie della sfida di Conference, parola a Vlado Borozan, ex dirigente proprio del Cukaricki ed esperto di calcio serbo: "Io sono stato direttore sportivo all'inizio di questo ciclo. Il Cukaricki è l'unica proprietà privata in Serbia, posseduta da un imprenditore molto famoso in Serbia. La parola d'ordine è sostenibilità e già da dieci anni fa, quando sono arrivato io, si son poste le basi per costruire un vivaio competitivo. La società è poi cresciuta tantissimo: adesso è piena di talenti, molti dei quali già nel giro della Nazionale, poi è arrivato anche il piazzamento europeo".
Quali sono le punte di diamante dei bianconeri?
"Bisogna essere realisti. C'è una bella differenza tra Fiorentina e Cukaricki, difficile per i viola essere impensieriti da qualcuno. Il calcio serbo non è finora all'altezza di quello italiano. In più il Cukaricki non è abituato a giocare tre gare a settimana. In difesa c'è qualche elemento interessante come Serafinovic e Kovakovic, a centrocampo c'è Sissoko. In attacco poi c'è".
Che partita si aspetta?
"Vedo una partita di attesa e contropiede, non vedo un altro tipo di scenario. Diciamo che la differenza di qualità si farà notare. Non mi aspetto che il collettivo del Cukaricki possa controbattere la Fiorentina, a meno che i viola non diano una mano ai serbi".
Che idea si è fatto dell'evoluzione di Milenkovic?
"Milenkovic si è fermato nella crescita; da un anno e mezzo è un ottimo giocatore ma non ha mai fatto il salto per diventare top-player. Questa è una fase intermedia che però sta durando da diverso tempo. Certamente è un ottimo giocatore ma potrebbe fare ancora meglio, ha ancora tempo".
Per quanto riguarda il ritorno in Serbia: che cosa aspettarsi dalla trasferta?
"Il Cukaricki è una società senza tifoseria organizzata. Quindi non ci sarà un ambiente così caldo, anche perché lo stadio della società non è attrezzato per giocare competizioni Uefa. Lì però a Leskovac, dove il Cukaricki è costretto a giocare in Conference, ci saranno un po' di curiosi. Non vedo quindi troppe differenze rispetto ad una partita nello stadio di casa dove, come detto, non c'è il clima delle grandi occasioni".
Da esperto di calcio serbo, ci fa un nome di un calciatore che potrebbe entrare a breve nell'orbita Serie A?
"Vi direi Vladimir Lucic, esterno sinistro della Stella Rossa: è un ragazzo di talento, classe 2002 e già nel giro della Nazionale serba. Gioca prevalentemente a sinistra e credo sia pronto per uno step di carriera".