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Bruni: "I fiorentini sono stati un po' polemici con Italiano. Andava coccolato"

di Alessandro Buffi

Luciano Bruni, ex centrocampista cresciuto nelle giovanili della Fiorentina, con la quale ha esordito in Serie A, ha parlato a Radio FirenzeViola nel corso di "Viola amore mio" parlando del progetto di inizio anno e di come si è evoluto: "Speriamo, vincere dovrebbe aiutare a vincere, è sempre un impegno infrasettimanale, dove c'è stato un dispendio di energie. L'importante è che la Fiorentina ha bisogno del sostegno dei fiorentini, che rumoreggino o che facciano sentire il loro disappunto non deve succedere". 

La non abitudine può penalizzare la Fiorentina?
"La Fiorentina come valori tecnici è senza dubbio superiore. Ha la pressione di dover vincere per forza e ha un morale diverso rispetto al Verona, che ha vinto l'ultima con l'Atalanta. Il Verona è una squadra che è sempre lì a lottare per la salvezza. Ora la squadra si deve tirare su le maniche e dare quello che ha per salvarsi. Deve tirare fuori gli attributi e vincere i duelli". 

Lei che idea si è fatto degli ultimi cambi di allenatore?
"E' strano. Tanti giocatori sono gli stessi dello scorso anno, quindi è molto strano. Poi non hanno preso un allenatore emergente, hanno preso Pioli, per cui è tutto un po' inusuale. Anche la situazione con Palladino e Italiano potevano essere evitata. Secondo me Firenze è un po' polemica e non doveva farsi sfuggire un'allenatore come Italiano, che se n'è andato anche perché ogni fine settimana sentiva mormorii e la sfiducia dell'ambiente. La tifoseria, a volte, deve capire cosa si ha in mano, perché si aveva una degli allenatori più forti in Italia. Noi tifosi ci abbiamo messo del nostro per non farlo rimanere, Italiano andava un po' coccolato".

Ascolta l'intervista completa su Radio FirenzeViola 


Luciano Bruni a Radio FirenzeViola
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