CAGNI A RFV, Arthur non comporterà un ritorno al 4-3-3

L'ex allenatore Luigi Cagni è intervenuto ai microfoni di RadioFirenzeViola, durante la trasmissione "Viola amore mio" iniziando da un giudizio su Arthur: "è un giocatore che a me piace. Vedo il brasiliano più come regista, che da geometrie e che ha bisogno della palla tra i piedi. Se l'allenatore lo ha chiesto sarà convinto di poterci lavorare". 

Si tornerebbe dunque al vertice basso?
"Italiano avrà sicuramente in mente un'idea per far rendere il giocatore e per raccogliere i frutti di quello che in questi due anni ha costruito". 

Sul tema centravanti. 
"Purtroppo non ci sono tanti attaccanti a giro. E' una diretta conseguenza del decennio scorso, in cui tutti ambivano a fare il tiki-taka guardiolano e che ha stravolto il modo di interpretare la posizione. Anche lo stesso Scamacca, al momento uno dei giocatori più ambiti, è un giocatore che lo scorso anno ha fatto appena otto gol".

Tornando su Arthur, il suo acquisto implica un ritorno a tre? 
"Penso che l'anno scorso Italiano abbia ridisegnato la squadra tatticamente partendo dalla posizione Bonaventura, che da mezz'ala soffriva. Per questo dubito che la Fiorentina tornerà a giocare a tre; con Arthur che verrà affiancato da Mandragora o da qualcuno centrocampista che arriverà, anche se i soldi in questo momento ce ne sono sempre meno".

Parisi a quelle cifre allora è stato un capolavoro.
"Direi di sì, poi dipende se il giocatore si rivelerà efficace per il modo di giocare dell'allenatore". 

Sul rinnovo di contratto a Castrovilli. 
"Non è un rinnovo che farei a cuor leggero visto il suo grave infortunio. Certe lesioni ti lasciano il segno sia nel fisico che nella testa". 

Una riflessione finale sulla vittoria dell'Italia under 19. 
"Ho visto buoni giocatori, che si vede che sono stati allenati bene, anche se tecnicamente non ho visto grandi fenomeni. Da qui a dire che potranno giocare in Serie A non saprei; per essere un giocatore da Serie A devi giocarci per diverso tempo".