CECCONI A RFV, Aquilani una speranza per i giovani?
Luca Cecconi, ex viola e vincitore con la primavera della Fiorentina dello scudetto nella stagione 1982-83, ha parlato ai microfoni di Radio FirenzeViola, durante Viola Amore Mio:"Penso che il fatto che la primavera viola si possa giocare lo scudetto è un segnale importante per la società e per i tifosi, soprattutto dopo la delusione data dalla sconfitta della prima squadra nella finale di Conference League, e in più sarebbe la dimostrazione che a livello giovanile la Fiorentina sta crescendo".
Pensa che la vittoria del campionato primavera potrà risollevare il Presidente Commisso dalla delusione della sconfitta in Conference?
"Penso che per il Presidente sarà sicuramente una soddisfazione; ovviamente non potrà colmare del tutto il vuoto lasciato dalla sconfitta in Conference, nonostante rappresenterebbe un chiaro segno di continuità, anche perché lo stesso percorso della prima squadra quest'anno non è stato assolutamente negativo, a prescindere dalle due finali perse".
Tra i giovani della primavera qual è quello che le piace di più?
"Quello che maggiormente ha attirato la mia attenzione è Kayode, che secondo me oltre all'aspetto tecnico vanta una grande fisicità, caratteristica che nel calcio di oggi è fondamentale. Sarebbe importante per la società viola investire molto su questi giovani, sui quali spesso le squadre di oggi hanno paura di rischiare. Ciò rappresenta un problema perché se non vengono fatti giocare e non trovano continuità non potranno mai fare il salto di qualità. Si tratta di una responsabilità che in pochi si prendono perché ovviamente c'è la paura di sbagliare e di conseguenza di essere sopraffatti dalle critiche".
Secondo lei la presenza di Aquilani in panchina potrebbe voler dire per i talenti della primavera avere maggior spazio in prima squadra?
"Forse la presenza del tecnico romano potrebbe aiutare, poi ripeto, dev'essere l'allenatore in grado di assumersi certe responsabilità ed essere disposto a rischiare. Assumersi un compito del genere in una società come la Fiorentina che dopo le due finali perse deve ripartire bene e arrivare a risultati concreti, non è facile".