Ciccio Baiano difende Kean: "Adesso è l'ultimo dei problemi della Fiorentina"
Francesco Ciccio Baiano, ex viola, è intervenuto a Radio FirenzeViola nel corso di "Viola Amore Mio". Ecco le sue parole sul momento di crisi profonda della Fiorentina e sul suo centravanti, Moise Kean: "Kean è un lontano parente di quello dell'anno scorso, ma mi viene difficile pensare a una Fiorentina che si può salvare senza Kean, anche perché dietro di lui non vedo niente di meglio. Diciamoci la verità, la Fiorentina ha due calciatori sopra la media, uno è in porta, De Gea, e l'altro è in attacco, appunto Kean. Non so cosa può farci l'allenatore, penso che in questo momento Vanoli abbia poco peso per parlare col ragazzo.
La società non ha dato mai forza al tecnico. Se non gli dai forza meglio mandarlo via. Tornando al discorso su Kean: non penso sia una figura deleterea per il gruppo, penso che in questo momento sia sfiduciato. Poi certo, Kean non segna. Ma, in generale, la Fiorentina non tira mai in porta. Per una volta in cui ha la possibilità di tirare in porta è normale che un attaccante voglia tirare. Io dico che è giusto puntare ancora su di lui. Poi, se mi dite: mandiamo via Kean e prendiamo Lautaro, certo, tutta la vita. Ma mi vengono grossi dubbi sul fatto che possano arrivare giocatori migliori di Kean in questo momento a Firenze.
Ripeto, Kean è l'ultimo problema di questa Fiorentina. Questa è una squadra che, su ventotto giocatori, non ha un esterno offensivo. Non credo che sia possibile giocare così, poi ci chiediamo perché non cambia modulo. La Fiorentina giocando a cinque in difesa prende in media due gol a partita, figuriamoci giocando a quattro. Poi ci sono otto centrocampisti e nessun incontrista. Poi c'è Piccoli. Non puoi spendere quella cifra, 27 milioni, per una riserva. Perché per una società come la Fiorentina 27 milioni valgono i 75-80 milioni di una big, non puoi permetterti acquisti del genere. E se lo hanno preso consapevoli di questo fatto è ancora più grave.
Ma la cosa più grave di tutte è quella che è successa a inizio dicembre a Reggio Emilia contro il Sassuolo, con quel rigore conteso. Perché per quello che ha detto Vanoli a fine gara, cioè che Gudmundsson non se l'era sentita di calciare il rigore, dichiarazione sconfessata dallo stesso calciatore poco dopo, mi chiedo se l'allenatore parli davvero coi suoi giocatori".
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