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CINQUINI A RFV, Ikone? Avercelo o no è uguale

di Redazione FV

L'ex dirigente della Fiorentina Oreste Cinquini ha parlato così a Radio Firenzeviola delle mosse di mercato fatte finora dai viola : "Arthur ha tutto, buona tecnica e visione di gioco. A certi livelli non è però mai riuscito ad affermarsi. Sostituire Amrabat non sarà facile, il marocchino ha caratteristiche uniche, non le rivedo in Arthur. Se la volontà della società è quella di puntare su Arthur vorrà dire che vuol cambiare qualcosa lì in mezzo. In generale, sul mercato, la Fiorentina ha fatto cassa con le cessioni. Adesso però servono altri giocatori in mezzo, se parte Amrabat lascia un vuoto importante. Poi anche la partenza di Terzic è passata in secondo piano, poteva giocare anche a destra come sostituto di Dodò.

Adesso servono però delle certezze anche in avanti. Dobbiamo prendere giocatori sicuri. Ikoné è un po' fumoso. Avercelo o non avercelo è uguale. Penso che tecnicamente sia meglio Kokorin. Gonzalez è un ottimo calciatore, ma non può fare tutto da solo. Sento parlare di Nzola, che è un buon giocatore ma non una sicurezza, cambia poco tra lui e Cabral. Poi io sono sempre stato contrario a prendere giocatori che retrocedono". 

Cinquini è tornato anche sul periodo da dirigente viola: "Il rimpianto più grande quando lavoravo alla Fiorentina è Thuram, anche più di Nedved che avevamo visto in azione, ma su di lui non eravamo convintissimi. Di Thuram, già nel 1994, eravamo convintissimi. Era fatta, avevamo il contratto in mano, se non c'era una persona che alle 4 di mattina non ha voluto firmare il contratto... lasciamo stare. Il più bel colpo? Direi Rui Costa, è stato il fiore all'occhiello. Nel 1994 l'abbiamo pagato 11 milioni di dollari, era un investimento importante. Ne è valsa la pena però. L'acquisto peggiore invece? Marcio Santos, ci fece dannare".