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COBIANCHI A RFV, Nico visto come un titolare. Ieri...

di Redazione FV

Il giornalista di Mola Tv ed esperto di calcio argentino, Giacomo Cobianchi, è intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola spendendo qualche parola su Nico Gonzalez. Queste le sue dichiarazioni:

Come è andato Nico Gonzalez con la sua Argentina nell’ultima gara?
“L’Argentina non perdeva dall’esordio al Mondiale ed è solo la seconda sconfitta negli ultimi quattro anni. È uscita sconfitta contro l’Uruguay per 2-0. Serata non perfetta per alcuni calciatori, tra cui anche Nico Gonzalez, che si è, secondo me, un po’ demotivato per non essere riuscito ad attaccare come avrebbe voluto ed ha accusato il colpo di grazia con la sbavatura nel gol dell’Uruguay perché ha chiuso in ritardo sulla sovrapposizione di Araujo. Serata storta per lui, è uscito presto, ma all’orizzonte c’è una gara prestigiosa per farsi perdonare, quella di settimana prossima contro il Brasile”.

Prosegue: “Giocheranno in Brasile alle 1:30 di notte tra martedì e mercoledì. Di solito, quando finisce la partita, gli argentini che devono tornare in Europa non fanno ritorno in Argentina ma partono direttamente da dove si trovano per tornare”. 

Come viene visto Nico? È vissuto come un Lautaro o un Dybala, facendo un paragone, o è ancora un po’ sotto?
“Partiamo dal fatto che Lautaro è uscito quando la situazione dell’Argentina era molto problematica, lui era la grande promessa. Si veniva dalla grande delusione da parte di Higuain e da un Aguero che in nazionale non riusciva ad incidere, l’Argentina aveva un momentaneo vuoto in attacco, e tutti vedevano Lautaro come la venuta del messia. A Nico è andata meglio perché sulle fasce l’albiceleste è sempre stata fornitissima; ovviamente Messi e Di Maria, ma tornando indietro nel tempo c’erano anche Lavezzi e Pavon. Nico non è mai stato visto come quello che avrebbe dovuto dimostrare subito, perché avevano delle ottime opzioni, ed è stato favorito un po’ da questa cosa. Se anche avesse commesso qualche errore, la gente lo avrebbe confrontato con Messi o Di Maria, quindi non sarebbe stato un problema. Poi lui fece la cosa più bella all’esordio con l’Argentina in difficoltà; giocó fuori ruolo e fece una partita pazzesca, e questa cosa è stata molto valorizzata in Argentina. Adesso viene visto come uno dei titolari. Se gioca Nico perché manca Di Maria, alla gente non dispiace per niente”.

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Giacomo Cobianchi a Radio Firenze Viola