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DG GROSSETO A RFV, La riforma non ci aiuta, tutt'altro

di Redazione FV

Filippo Vetrini, dg del Grosseto, ha parlato a Radio FirenzeViola durante "Scanner", trasmissione a cura dell'avvocato Giulio Dini, soffermandosi sulla riforma del calcio dilettantistico: "E' una riforma che tutela le posizioni degli sportivi, equiparando ai professionisti anche la nostra Serie D".

Cosa cambia in termini di contratti per gli operatori dei club? 
"Per noi è cambiato poco, perché avevamo posizioni tutte contrattualizzate, ma nella nostra categoria ci sono realtà diverse. Ad oggi ci sono degli aspetti ancora poco chiari. Ad esempio il lavoratore vero e proprio può cambiare trenta squadre in una sola stagione, cosa che a mio avviso è un omicidio sportivo. A oggi non c'è un regolamento, l'articolo 117 delle N.O.I.F. ha reso tutto più caotico. Le tante finestre di mercato ad esempio non ci aiutano in tal senso. 

Il mondo dilettantistico poteva fare a meno di questa riforma? 
"In questi termini chi l'ha fatta non sa nemmeno di cosa si sta parlando e senz'altro non conosce la nostra realtà pratica. Se lo scopo era di creare delle migliorie, per il momento assistiamo a un fallimento". 

Cosa pensa che accada? 
"Qualche club ha alzato bandiera bianca, così come altri sono in gravissima crisi. Da un lato questo ci equipara alla serie maggiore e quindi bene perché la Serie D ha poco di dilettantistico e poco di professionistico, ma dall'altro non ci migliora".

Il premio di formazione tecnica del calciatore aiuta?
"Si sta parlando di fornire dei rimborsi a dei ragazzi di quattordici anni, che è l'unico modo per garantirgli un riconoscimento. Ma è evidente che se così non fosse il calcio minore andrebbe a morire".


Filippo Vetrini a Radio Firenze Viola