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DI CHIARA A RFV, Franchi? Troppi due anni per questo progetto

di Redazione FV

L'ex calciatore viola Alberto Di Chiara, è stato ospite oggi negli studi di Radio FirenzeViola, iniziando a parlare proprio dal tema stadio: "Io vengo dagli anni 90 quando c'è stata la ristrutturazione dell'Artemio Franchi. A me due anni sembrano esagerati. Per noi la ristrutturazione dello stadio è durata il giusto, due anni sono tanti. Ci sarebbero state tante possibilità, ma poi per vari motivi la Fiorentina ha dovuto fare delle scelte".

Quindi non è d'accodo con i tempi?
"Ripeto due anni mi sembra un'enormità, soprattutto per questo tipo di progetto. Inoltre in questi due anni la viola non sa nemmeno dove va a giocare. In maniera prioritaria andrebbero messi i tifosi e l'amore per questo sport, invece molto spesso non è così. Devono cambiare tutto, nonostante sia una struttura monumentale, ormai non è più al passo con i tempi. Lo stadio di Udine e quello della Juventus ti invitano a veder la partita mentre all’Artemio Franchi si va per pura passione. Non c'è stato un dialogo tra Fiorentina e Comune".

Cosa pensa della situazione del calcio italiano?
"Mancini sta raschiando il barile. Ha convocato Retegui che nel post partita ha fatto l'intervista con il traduttore. Dobbiamo investire sui settori giovanili per tirare su giovani italiani. Nonostante la vittoria di trofei non c'è un giocatore che esordisce in Serie A. Allora a che serve la primavera? Il fine del settore giovanile serve a produrre giocatori pronti per la Serie A. Io ricordo negli anni 80 le primavere erano tutti italiani e sei undicesimi andavano in prima squadra. È da rifondare il circuito per arrivare nel campionato maggiore. Dal 2006 in poi non ci sono più talenti italiani".