DI GENNARO A RFV, Punterei sulla Coppa Italia
Queste le parole dell'ex viola, oggi commentatore TV, Antonio Di Gennaro a Radio FirenzeViola sul momento che sta attraversando la Juventus: "L'obiettivo primario stravolto è la Champions, adesso sono ripartiti per Europa League e Coppa Italia. Si riparte mettendo qualcosina in più tutti e recuperando i giocatori che un po' sono mancati, come gli stessi Chiesa e Vlahovic che possono rompere gli equilibri e risolvere le partite. Non so se c'è stata qualche crepa anche nello spogliatoio in virtù di questa sentenza. Un allenatore deve essere bravo a sopperire a questo, un po' come fece Pioli nel caso di Astori: Stefano fu bravissimo a compattare il gruppo".
Cosa ha da perdere la Fiorentina dalla gara contro la Juve?
"Per me i viola devono decidere su cosa puntare. Il campionato è stato compromesso, serve andare a fare il proprio gioco, difendendo e attaccando da squadra. Anche perché la Fiorentina nella gestione Italiano non ha mai dato l'impressione di aspettare snaturando il modulo. Anche se è una partita molto complicata, Italiano deve andare a giocare il suo calcio perché la Juve ha dimostrato di avere difficoltà se viene presa in delle determinate situazioni".
E' così semplice in questo momento dire alla Fiorentina di puntare sui giovani?
"Basti pensa che in casa Juve ci sono giovani come Fagioli e Miretti che meritano tutto. Ne esordiscono talmente pochi che Mancini deve fare dei salti mortali in previsione futura. Per quanto riguarda la Fiorentina, vi dico che Firenze è una piazza in cui i giovani sono sempre stati una forza, fin dai miei tempi. Io mi auguro che ci possa essere un cambio. La Juventus l'ha fatto per necessità e ha capito che questi ragazzi possono giocare con continuità. Poi spetta alla società e a chi allena crederci o meno. Distefano è un giocatore forte, è normale che se si prende un giovane all'estero si deve aspettare, mentre se lo si prende in casa nostra no".
Forse in viola vengono date poche occasioni, vedi Bianco?
"Questo spetta all'allenatore. Bianco ha bisogno di giocare come tutti, io non lo reputo un regista classico, esattamente come Amrabat. Il nostro calcio è cambiato nel rapportare i giovani, lo si dice sempre e poi si fa poco. Io dico che se l'allenatore ci crede, la società si muove di conseguenza. Come è successo per Castrovilli a suo tempo: gli è stata data fiducia. Ci sono tanti ragazzi che hanno la possibilità di dimostrare il loro valore".
Cosa aspettarsi da Italiano in questo mese?
"Il tecnico ha sofferto un po' i tre impegni settimanali, anche perché gli mancano i gol in attacco, oltre agli infortuni. Io punterei sulla Coppa Italia, sono convinto che può essere un obiettivo importante".
Da cosa nascono i problemi del Milan di Pioli?
"Contro il Sassuolo ho visto Stefano immobile. Non so se è successo qualcosa a livello di squadra, anche perché il Milan ci ha abituato a un gioco brillante, mentre nell'ultimo mese e mezzo ha subito una caterva di gol. Ma più che altro bisogna guardare a come li ha subiti: non ho visto un gruppo compatto, ora serve tirare fuori qualcosa in più perché qui credo ci sia stato qualche scricchiolio".