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Di Gennaro: "La Fiorentina non ha fame né identita, Gudmundsson l'emblema"

di Alessandro Di Nardo

Ospite del lunedì su Radio FirenzeViola, Antonio Di Gennaro, attuale commentatore Dazn, ha parlato così della sconfitta della Fiorentina contro il Milan: "I dati sono allarmanti anche se ieri c'era abbastanza equilibrio. La Fiorentina ha cercato di contenere anche qualche situazione avversaria. Poi è arrivato il vantaggio per l'ennesima volta e per l'ennesima volta la rimonta avversaria. Sul primo gol di Leao De Gea poteva fare meglio. Sul rigore dico che il contatto è stato leggero e il Var in questi casi non deve essere utilizzato. Però al di là degli episodi questa squadra si spegne sempre, è fragile. 

Pradè si è preso le sue responsabilità ma adesso la Fiorentina deve reagire, perché gioca contro una squadra in forma come il Bologna e poi c'è l'Inter, credo la squadra più forte in questo momento. Nei momenti decisivi la squadra non può sempre abbassare il livello d'attenzione. Ora come ora è difficile vedere la luce in fondo al tunnel. Contro la Roma è arrivata una sconfitta immeritata, nelle altre partite c'è poco da recriminare. Col Como, una delle migliori di questo avvio stagione, la Fiorentina è stata sovrastata. Ci sono giocatori che devono fare la differenza nei momenti importanti. Nico Paz è un dieci ma non solo per le giocate con la palla, lui ha fame, va a pressare tutti, trascina i compagni con i comportamenti. Da Gudmundsson mi aspetterei qualcosa di simile. Questa squadra deve trovare fame e identità. Sono convinto che il gruppo sia con Pioli, manca un po' di personalità e adesso servono scelte forti".


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