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GALBIATI A RFV, Avrei preso Cragno, non Gollini

di Redazione FV

Roberto Galbiati, ex calciatore della Fiorentina, ha parlato ai microfoni di Radio FirenzeViola per commentare la situazione attuale della squadra di Italiano, a partire dall’accoglienza che gli riserverà il Picco: “Credo che un allenatore, quando si siede sulla panchina, non debba sentire nulla che non sia la partita. Possono esserci cori, ma lui deve pensare solo al campo. Perché si deve pensare solo a quello. L'ha già provato l’anno scorso, ormai ci ha fatto l’abitudine”. 

Su Dragowski: “Per me ha fatto la scelta giusta. Italiano ha scelto Terracciano e lui aveva bisogno di continuità, visto anche il Mondiale. Ha bisogno di giocare, solo così può tornare ai livelli su cui era prima. Ha fatto bene a lasciare Firenze. Gollini invece sembrava fosse la scelta giusta ma non l’avrei fatta, perché per me Cragno sarebbe stato il migliore, ma ora gioca a Monza, non capisco il perché...” 

Su Terracciano: “Terracciano è diventato titolare all’inizio di quest’anno, perché che dopo lo spareggio di Conference le sue prestazioni sono sempre migliorate, mentre quelle di Gollini sono sempre peggiorate”. 

Su Nikolaou: “I centrali viola non stanno performando al massimo. Quarta era partito male, con qualche errore di troppo, ora però sta risultando essere il migliore. Perché sia Igor che Milenkovic stanno facendo errori madornali. Dodò ci aspettavamo di meglio, mentre Terzic sta facendo anche meglio di Biraghi. Uno come Nikolaou avrebbe fatto comodo come riserva, da titolare no. Perché è partito Nastasic e poteva servire un rincalzo a livello numerico, ma fossi stato in lui non sarei venuto visto che a La Spezia gioca titolare”. 

Sul match di domani: “Sarà una gara complicata. Contro una squadra che ha fatto tutti i suoi punti in casa. Nell’ultima partita ci fu una vittoria rocambolesca. Dovremo stare attenti, altrimenti possiamo anche perdere”. 

Sull'esultanza di Jovic: “La prima volta poteva essere comprensibile viste le critiche, giuste comunque. La seconda forse è un po’ di troppo. Io di come esultava all’Eintracht non ricordo, ma sinceramente la seconda esultanza è non ben chiara”.