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INNOCENTI A RFV, Perché fare ora le riforme Primavera?

di Redazione FV

Andrea Innocenti, ex responsabile del settore delle giovanili dell'Empoli, ha parlato a "Scanner" su Radio FirenzeViola della riforma per cui tutte le squadre Primavera partecipanti obbligate ad includere almeno 5 giocatori italiani nella distinta per le gare di campionato a partire dalla prossima stagione: "Io questa riforma non la vedo come un cambiamento epocale, onestamente mi sembra più un tentativo di riforma... Sono chiacchiere che vanno concretizzate. Fatta a maggio per luglio non mi sembra il massimo della vita. E bisogna capire se queste riforme toccheranno le liste d'inizio stagione, che vanno dai 26 ai 30 giocatori, quindi ci sta che questi giocatori supplementari non vengano mai utilizzati. Ridurre 22 non è possibile in quanto sarebbe un vincolo gravissimo".

Era così urgente?
"Il problema nasce dagli oriundi e da certe uscite del ct della Nazionale. C'è una frattura tra Mancini e chi gestisce le Nazionali giovanili. Nessuno si permette di giudicare quello che fa il ct, ma c'è una difficoltà non in base ai risultati ma nei rapporti evidentemente. Con tutto il rispetto ma non si può dire "il mio primo convocabile è Pafundi", perché rischi di bruciarlo in quanto ha poca esperienza. Mancini ha voluto mettere "bocca" anche sulla Nazionale giovanile e questa cosa va chiarita".

Lei quanti stranieri ha?
"Io posso avere anche 5 stranieri forti, allora faccio un investimento mirato. Altrimenti mi conviene avere 15 stranieri perché faccio operazioni borderline. Si possono fare tutte le riforme del mondo, ma se non lo si fa con la progettualità del settore giovanile mi arrabbio... Perché gli altri lo fanno mentre noi no? La Federazione francese ti chiede determinati parametri tra cui impianti e investimenti. Il calcio italiano è in crisi perché si è tagliato le gambe da solo. Noi facciamo le riformine dei convocati e poi mancano quelle base".


Andrea Innocenti a Radio Firenze Viola