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LUCCHESI A RFV, Italiano aprirà un ciclo qua, ma...

di Redazione FV

L'ex direttore generale della Fiorentina, Fabrizio Lucchesi, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Radio Firenzeviola.it del suo passato in viola e dell'attuale situazione della Fiorentina. Queste le sue parole: "Le pressioni di Firenze mi hanno sempre esaltato. Purtroppo Calciopoli ci ha compromesso"

Che ne pensa dell'operato di Barone e Pradè?
"Si sono mossi bene, in anticipo. Si vede dietro la regia dell'allenatore e così facendo si fanno di conseguenza operazioni intelligenti. Il campo poi dirà se le mosse sono state giuste, anche sulla base dell'obiettivo prefissato a inizio campionato"

Che obiettivo si deve porre la Fiorentina?
"Si cerca sempre di migliorare rispetto a quanto che si è fatto prima, anche se non sempre è facile. La Fiorentina si è migliorata, sono sicuro che verranno raccolti i frutti di questo lavoro, ma vanno viste le altre squadre competitor. In ogni caso è importante dare continuità"

Rivede delle similitudini tra i Della valle e Rocco Commisso?
"Già Diego e Andrea erano diversi tra loro. Diego l'ho sempre definito uno 20 anni avanti rispetto agli altri, ma dal punto di vista calcistico non capiva molto. Era un grande imprenditore. Commisso invece è un grande appassionato di calcio, gli piace parlare di cose di campo, cosa che ai Della Valle piaceva meno"

Pensa che Rocco possa disinnamorarsi del calcio se non venisse fatto lo stadio? 
"No, non credo. Lo stadio nuovo genera ricavi diversi per migliorare fatturato. Firenze ha uno degli stadi più belli d'Europa, ma è vecchio e non si può modificare più di tanto. Pensando però che Firenze non può reggere due stadi da 40.000 posti, penso che verrà ristrutturato quello vecchio"

Che ne pensa di Jovic?
"Bell'operazione. Jovic è un buon giocatore. Certi elementi poi appena li vedi inseriti nel contesto rendono ancora di più. La formula? Accontenta tutti e da modo alla Fiorentina per gestirlo bene. Poi magari dopo due anni il ragazzo andrà a giocare la Champions, se i viola non avranno fatto quei due step in più".

Si immagina che italiano possa aprire un ciclo a Firenze?
"Se la Fiorentina continuerà a crescere sicuramente si, perché italiano è ambizioso: se cresce lui, la Fiorentina deve andare di pari passo, altrimenti le strade si divideranno".

Il suo colpo che ricorda con più piacere?
"Chiellini mi diede tanta soddisfazione, ma anche Pazzini lo ricordo con grande orgoglio"