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MELUSO A RFV, Italiano migliora i giovani. Innesti...

di Redazione FV

L'ex ds di Lecce e Spezia, Mauro Meluso, ha parlato a Radio FirenzeViola durante "Dodicesimo Uomo". 

In che reparto farebbe due innesti importanti? "Da quando c'è Vincenzo Italiano in viola, seguo la Fiorentina con più passione visto che ho lavorato con il mister a La Spezia. Amrabat è un grande giocatore ma per il gioco di italiano Torreira era la ciliegina sulla torta. Torreira era perfetto rispetto ad Amrabat che invece ha altre caratteristiche. Era più adatto nel ruolo centrale del centrocampo. Nel 4-3-3 il regista è fondamentale. Al momento la Fiorentina non ha uno con le caratteristiche di Torreira. Ed infine la sostituzione di Vlahovic non è stata delle migliori. Se operassi all'interno della Fiorentina farei queste due tipo di operazioni. La Fiorentina per me in questi due ruoli ha avuto due mancanze".

Difficoltà nel trovare calciatori: "Lo scouting è di vitale importanza. Negli ultimi anni si è potuto girare di meno. Però credo che una società organizzata abbia persone che girano il mondo a caccia di talenti. La necessità è quella di cercare mercati creativi e diversi dai soliti. Bisogna dotarsi di competenza e di lavoro. In questo bisogna riconoscere che il Napoli ha fatto un ottimo lavoro, tipo con Kim".

Italiano migliora i giovani? "I calciatoti giovani che passano dalle mani di Italiano migliorano. Questo è un grande risultato per un allenatore. L'obiettivo di una squadra giovanile deve essere quella di migliorare. Nel settore giovanile l'obiettivo deve essere quello di far crescere i giocatori, non fare belli gli allenatori. Voglio ricordare un aneddoto di quando ero a La Spezia: prendemmo un giocatore appena uscito dalla Primavera, Piccoli. E Vincenzo si arrabbiava tutti i giorni con lui agli allenamenti perché questo ragazzo doveva imparare. E alla fine proprio lui migliorò tantissimo e fu importante per la salvezza. Lui è un'aziendalista perché pensa anche al patrimonio societario, per lui è un successo far migliorare un giocatore. E' una soddisfazione sua personale e questo si capisce anche dalle esternazioni che ha fatto in passato".

Sul Lecce: "Lecce ha significato tantissimo. Quando sono arrivato ho stravolto un po' tutto, abbiamo fatto un doppio salto dalla C alla A. In effetti la pandemia nel 2020 ha condizionato tanto le squadre piccole. La pandemia ci mise ko molti giocatori. Furono delle annate fantastiche con risultati incredibili. Per me sono stati degli anni professionali e umani di grandi spessore".

Su Mbala Nzola: "Nzola non mi soprende. Lui è un po' particolare: bisogna saperlo prendere. Italiano lo fece esplodere, l'anno scorso non si era preso con Thiago Motta. Ha delle qualità tecnico fisiche di primissimo livello, quest'anno è stato frenato dall'infortunio".

Su Pobega: "E' un giocatore di forza e di tempismo. Nel centrocampo del Milan non la giusta proprietà di palleggio che hanno gli altri. Probabilmente Pioli lo sta cercando di portare allo stesso livello prima di integrarlo. E' un professionista molto serio e secondo ci arriverà. Quando lo presi allo Spezi chiesi a tutti costi un diritto di riscatto ma volevano assolutamente un contro riscatto": 


Mauro Meluso a Radio Firenze Viola