MERLO A RFV, Questa Viola con la mentalità del '69
Claudio Merlo, ex giocatore viola e campione d'Italia con la Fiorentina della stagione 1968/69, ha parlato quest'oggi a Radio FirenzeViola nel corso della trasmissione "Viola amore mio". Ecco alcune delle sue dichiarazioni: "Non sono sorpreso di vendere la Fiorentina così in alto. E' segno che Palladino ha fatto un gran lavoro di squadra: è un tecnico intelligente perché ha cambiato tattica dopo aver capito che questa squadra a tre in difesa non poteva giocare".
Oggi a suo avviso a cosa può puntare la Fiorentina?
"Non deve porsi obiettivi. Noi quando nel 1969 abbiamo vinto lo scudetto dovevamo solo pensare a salvarci mentre poi abbiamo trionfato. Certo, andando avanti così prima o poi ai giocatori verrà la voglia di qualcosa. L'importante è fare le cose per bene come sono state fatte fino ad ora, senza pensare al domani. La mente deve essere libera. Qualcuno dice che la Fiorentina abbia preso "scarti" ma a me non pare: quelli che sono arrivati sono tutti giocatori molto validi. Gli scarti li avranno gli altri..."
Crede che la Fiorentina di oggi possa ricordare in parte la Fiorentina yé-yé?
"Può darsi, per la mentalità. Sì, penso che sia un paragone che si può fare. L'importante è non montarsi la testa. Molto dipenderà anche da come andrà il girone di ritorno".
Commisso ha detto che la società è pronta a fare un sacrificio…
"Il presidente ha parlato così perché ha visto come sta andando la squadra. Spero che non ci ripensi, alla luce di come andrà la squadra. Io prenderei sicuramente una punta in grado di dare ricambio a Kean ma in altri ruoli non saprei, visti i rientri di Pongracic e Gudmundsson..."
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